Avrebbe aggredito una donna, sbattendole la testa contro il muro e tentando di strangolarla. Queste le accuse mosse contro Jabrill Peppers, statunitense, giocatore di football americano, difensore e capitano dei New England Patriots nella National Football League (NFL).
L'episodio e le indagini
Nella mattinata di sabato, la polizia è intervenuta a seguito della segnalazione di un litigio all'interno di un'abitazione a Braintree, nel Massachusetts. Ad aprire agli agenti è stato l'atleta, che è stato arrestato senza che opponesse resistenza. La donna che era in casa di Peppers ha dichiarato agli agenti che Peppers avrebbe tentato di soffocarla sei volte, per poi cacciarla fuori di casa.
La donna non ha voluto andare in ospedale e ha preferito farsi medicare sul posto.
Durante le operazioni, la polizia ha anche ritrovato in casa dell'atleta una sostanza di colore bianco, in un involucro di plastica, che ad analisi successive è risultata essere cocaina.
Citato in giudizio, Peppers è apparso presso il tribunale distrettuale di Quincy e si è dichiarato non colpevole per i reati ascritti di aggressione, percosse e detenzione di sostanza stupefacente. Il giocatore ha pagato una cauzione di 2500 dollari e gli è stato concesso di non comparire in tribunale alla seconda udienza convocata per il 22 novembre.
La reazione del club
Intanto, in un'intervista, mister Jerod Mayo, coach dei New England Patriots, ha fatto sapere che la società sta indagando sull'episodio che ha coinvolto Peppers e che comunque al giocatore, per il momento, non è fatto divieto d'accesso alle strutture.
Mayo ha aggiunto che "non si hanno sufficienti informazioni per stabilire che Peppers non possa trovarsi nell'edificio" e che la società ha appreso immediatamente la notizia dell'arresto appena era stato eseguito.
L'allenatore ha anche dichiarato che la squadra è stata messa al corrente dell'accaduto, in modo da "imparare da qualunque cosa sia successa" e prossimamente si saprà come vorrà agire l'NFL al riguardo.
Peppers aveva saltato per un infortunio alla spalla l'ultima gara di domenica scorsa in cui i suoi compagni hanno rimediato la quarta sconfitta consecutiva per 15-10 contro i Miami Dolphins. Il difensore e capitano della squadra milita nei New England Patriots da tre stagioni (da poco gli è stato prolungato il contratto), reduce da due stagioni nei Cleveland Browns e altre tre nei New York Giants.