Alfredo Meocci, ex direttore generale della Rai, è morto all'età di 71 anni presso il centro di cura dell'ospedale di Negrar, in provincia di Verona, dove era ricoverato da tempo a seguito delle complicazioni di un ictus che lo aveva colpito nel 2018 a Roma.

La carriera tra giornalismo e politica, dalla Rai al Ccd di Casini

Giornalista di lunga esperienza, Alfredo Meocci era entrato in Rai nel 1982, ricoprendo diversi ruoli fino a essere nominato direttore generale della televisione di Stato tra il 2005 e il 2006. Era stato anche politico, deputato dal 1994 al 1996 con il Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini, occupandosi di vigilanza sulla Rai e politiche culturali.

Successivamente, aveva ricoperto incarichi di rilievo nell’amministrazione pubblica, tra cui vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Verona. Oltre alla sua carriera politica, Meocci si era distinto per il suo impegno nel settore culturale, assumendo la presidenza dell'Istituto Internazionale per l'Opera e la Poesia, sotto l’egida dell’UNESCO, e contribuendo alla candidatura di Verona come patrimonio mondiale dell'umanità.

Nel corso degli anni, il suo operato ha avuto un impatto significativo sia nell'ambito dell'informazione pubblica che nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Il suo lavoro all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha consolidato la sua reputazione come esperto in regolamentazione dei media, mentre il ritorno in Rai nel 2014 ha segnato un'ulteriore fase della sua carriera, con incarichi dirigenziali di primo piano.

L'eredità professionale e i messaggi di cordoglio

Il nome di Meocci resta legato a un periodo di trasformazione della Rai, oltre che al suo contributo nel panorama politico e culturale di Verona. Tra i primi a esprimere il proprio dolore per la scomparsa di Meocci, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, leghista di Verona, che lo ha ricordato come un uomo di grande impegno, che ha servito le istituzioni con determinazione e passione. Messaggi di vicinanza alla famiglia sono giunti anche da colleghi giornalisti e personalità della politica e della cultura.