Denuncia e ironia tipicamente inglese nell’apertura del nuovo ristorante Halisco in una polemica ancora aperta con le politiche anti-immigrazione del presidente USA Donald Trump. Halisco, nome evocativo che riporta la trascrizione fonetica dello stato messicano del Jalisco, serve specialità messicane e rivista in chiave creativa i punti saldi del Mexican Street Food. Uno tra i tanti messicani del Regno Unito, ma con un dettaglio di impatto da non sottovalutare.

Il locale accoglie i suoi ospiti con lo sguardo imperiale del Tycoon al di sopra del muro delle sue promesse elettorali.

Alla conduzione due amici, Ismaeel Razavi e Alex Anastasiades, appassionati di gastronomia messicana e inseparabili dai tempi della Varndean High School in Brighton.

Secondo Ismaeel il loro locale “coniuga perfettamente quel senso dell’umorismo prettamente messicano che parte da una situazione prettamente negativa per estrapolare il senso del divertente ed evolversi a satira”.

Messico e ancora Messico, il posto trasuda Mexican Food iniziando con il logo dell’agave, la pianta da cui si ricava l’orgoglio nazionale della Tequila. Un’immersione a tutto tondo con il mondo dei tacos e dei nachos in una continua ricerca tra passione e puntigliosità squisitamente British.

Ismaeel, 30 anni, esperienze in giro per il mondo tra Messico, Europa e Filippine, e una carriera in cucina che inizia più di 15 anni fa nella brigata del Grand Hotel di Brighton.

Tecnica, amore e una testa che sogna e si evolve ai ritmi moderni di una cucina che prescinde dalla geografia e si autoreferenzia. L’amore per il Messico nasce dai suoi cinque anni in Jalisco, dove è entrato in stretto contatto con gli ingredienti di un Paese e i suoi aromi, il Sole, la componente piccante e la forte natura di un popolo che ancora avanza senza rimorso tra ironia e voglia di ridere.

“Il nostro ristorante è un omaggio ai Messicani e al loro humor, un grazie per come mi hanno fatto crescere e per avermi donato una parte fondamentale della mia personalità di oggi. Non importa chi sei o da dove vieni, se entri da Halisco scoprirai il Messico.”

Il controverso murales è opera dello street artist Nick Burdett e sovrasta il muro del ristorante in tutta la sua magnificenza.

Ma la vera protagonista è la cucina messicana e i suoi piatti ricchi tra profumi ammalianti e sapori persistenti, spesso piccanti, sempre speziati e mai banali. Quella raccolta da Halisco è un'eredità di secoli di gastronomia variegata e contaminata, uno spettacolo di panorami senza confini che assorbe dominazioni e riecheggia nelle tradizioni di un continente diviso ma unito, di due Oceani e tanta terra da osservare e riportare in un piatto. Non a caso l'UNESCO ha inserito la cucina messicana nella lista dei suoi tesori Patrimonio dell'Umanità.

Il Mexican Street Food di oggi è il frutto di contaminazioni e ricerche, storia e dominazione, dai Conquistadores spagnoli alla moderna cucina statunitense fino alla definizione di luogo, cultura e abitudine risultanti nei costumi e nelle ricette locali.

La tradizione ispanica di piatti di manzo, maiale e pollo, vino, aglio e cipolle si è fusa con il mondo del Messico pre-Colombiano dai sapori aztechi e maya, quindi pannocchie, pomodori, avocado, papaia, ananas, fagioli, zucca, patate dolci, arachidi, vaniglia, cacao e peperoncino. Ma anche tante influenze caraibiche e francesi, con gli orizzonti ampi di un mondo tra Europa, America e tanto mare nel mezzo.