Con lo scorrere del tempo, purtroppo, le tradizioni tendono a scomparire. Non è il caso, però, per questo delizioso dolce: il Bonet. Oggi, cercheremo di imparare a prepararlo direttamente in casa nostra.
Cosa c’è da sapere riguardo a questa delizia?
Innanzitutto, l’origine del nome proviene dal dialetto piemontese, secondo la teoria più gettonata. Infatti, il significato verrebbe da “Bunet”, che sta ad indicare un particolare tipo di copricapo, da cui sembra prendere ispirazione la forma di questo budino.
Ma ora mettiamoci all’opera!
Ingredienti per 4 persone:
- 4 uova,
- 4 cucchiai di cacao amaro,
- 4 cucchiai di zucchero,
- 125g di amaretti,
- 1/2 litro di latte,
- altro zucchero per il caramello.
Preparazione
Prima di tutto, dovremo frullare gli amaretti con il cacao e lo zucchero. Poi, aggiungiamo le uova intere e frulliamo il tutto. Versiamo il composto in una ciotola.
Nel frattempo, prendiamo un pentolino dove lasceremo scaldare il latte, fino a quando non inizierà a bollire. Il latte, deve essere lasciato leggermente a intiepidire, per qualche attimo. Dopo di che, dobbiamo unirlo poco alla volta al composto, mescolando il tutto.
In seguito, prediamo uno stampo da budino e distribuiamoci al suo interno circa 70g di zucchero e aggiungiamoci mezzo cucchiaio di acqua, facendoli sciogliere lentamente sul fuoco.
Intanto, ruotiamo il recipiente, in modo da rivestire il bordo e il fondo.
Una volta fatto questo, versiamo l’intero composto nello stampo, diamogli il tempo di assestarsi al suo interno e poi cuocere in forno a 180ºC, a bagnomaria, per circa 1 ora. Dopo questo, lasciamolo raffreddare, immergendo per metà lo stampo in acqua fredda.
Lasciamolo, poi, in frigo per 3-4 ore. Al momento di servire sformare il Bonet, su un piatto da portata.
A piacere, decorare con amaretti sbriciolati e panna montata.
La dritta del cuoco
Si può aggiungere al composto un bicchierino di rum. Se piace, aromatizziamo il latte con scorza di limone o vanillina.
La ricetta può subire, a seconda delle zone del Piemonte, alcune variazioni: possono essere aggiunte delle nocciole del tipo tonda gentile delle Langhe, del caffè oppure del cognac al posto del rum.
Abbinamenti consigliati
- L’Alta Langa spumante rosato, che ha un sapore che ricorda il lievito, la crosta del pane e di vaniglia. Ha un sapore secco, quindi può essere servito come spumante da dolci e da dessert a tavola. Deve essere servito fresco, a 9-11ºC.
- Monferrato Chiaretto: vino da dessert.