Una notizia falsa può avere un impatto visibile su migliaia di persone, trasformandole in un target e mettendo in pericolo la loro vita. Succede a Springfield, piccola città dell'Ohio, dove in pochi giorni sono arrivate decine di minacce nei confronti della comunità haitiana, allarmi bomba, e dove la polizia ha dovuto moltiplicare la sicurezza in tutte le scuole. Questo dopo che Donald Trump per almeno una settimana ha ripetuto la teoria del complotto secondo cui la comunità haitiana consumerebbe carne di animali domestici. Nonostante la notizia sia stata smentita poche ore dopo la prima dichiarazione - lo scorso 10 settembre - dalle autorità della città, l'ondata di odio contro i residenti haitiani non si è placata.

E per questo il sindaco della città Rob Rue ha detto che una visita di Trump, in programma nei prossimi giorni, causerebbe "uno sforzo estremo per le nostre risorse. Quindi sarei contento se decidesse di non fare questa visita".

Lo sforzo della polizia e gli allarmi bomba

Il corpo di polizia stradale dello Stato, l’Ohio State Highway Patrol, ispezionerà attentamente le scuole prima dell’inizio delle lezioni. Saranno inoltre installati sistemi di videosorveglianza in vari punti sensibili della città e sarà impiegato un cane anti-bomba con reperibilità 24 ore visto che telefonate anonime, poi rivelatesi false, hanno minacciato di far esplodere oltre 30 bombe in città.

A causa di tutto questo, sono stati evacuati alcuni tra gli edifici istituzionali di Springfield, come il municipio e scuole.

Molte famiglie hanno deciso di non mandare i figli a lezione. Mike DeWine, governatore dell'Ohio, ha dichiarato che è noto il Paese di provenienza di queste false minacce, sul quale però ha mantenuto riserbo. DeWine ha anche detto che "la comunità haitiana è a Springfield per lavorare".

Le accuse infondate di Trump

La situazione è degenerata dopo lo screen shot di un post pubblicato su X riguardante il presunto ritrovamento di un gatto impiccato a un albero all’interno di un cortile a Springfield abitato da residenti di origine haitiana.

La notizia e la foto si sono poi rivelate false. Donald Trump, nel recente confronto con Kamala Harris, ha rilanciato le accuse agli haitiani di Springfield sostenendo che mangiano "i cani e gatti delle persone che vivono lì”.

A Springfield, negli ultimi anni, si sono trasferiti circa 15.000 haitiani, spinti dalla la richiesta di manodopera nelle fabbriche.

Al riguardo, però, non è stato trovato alcun riscontro se non che recentemente era stata arrestata una donna - cittadina americana - per atti di crudeltà contro un gatto. Il fatto non è avvenuto a Springfield.

Il cibo usato come arma per discriminare

Negli Stati Uniti in passato ci sono stati diversi altri episodi in cui il cibo è stato usato per screditare una minoranza.

I cittadini cinesi che alla fine del XIX secolo si erano trqsferiti nella West Coast sono stati attaccati per le loro abitudini alimentari. Lo stesso è accaduto ai thailandesi e ai vietnamiti. Anche gli italiani hanno subìto critiche per le loro abitudini alimentari, soprattutto riguardo l'uso di aglio e altri cibi “puzzolenti".