Sebbene l'idea possa suonare bizzarra, una nuova sede del Louvre è stata inaugurata questo 12 dicembre a Lens, una cittadina francese di 36.000 abitanti situata a pochi chilometri dal confine belga. Nessun allarmismo per gli appassionati: la storica sede di Parigi rimane al suo posto, ma è parte in causa nella lungimirante iniziativa che in questi giorni muove ufficialmente i suoi primi passi.
Il Louvre, si sa, è il più famoso museo francese, nonché uno dei più visitati al mondo e possiede un patrimonio sterminato, acquisito e rimpolpato nei secoli, che spazia dall'oggettistica delle più antiche civiltà, a numerosi dipinti che hanno fatto la Storia dell'Arte.
Una tale ricchezza, però, pur attirando tanti visitatori, proprio in virtù della sua mole, rischia di non essere fruita al meglio. Quindi, per dare rilievo alla missione educativa propria dell'istituzione museale e per sottolineare l'entità nazionale e non solo parigina del Louvre, nel 2003 è stata lanciata la proposta di crearne un distaccamento in un'altra città che non fosse Parigi.
La lontana regione di Nord-Pas-de-Calais, famosa più che altro per le miniere di carbone e i traghetti diretti alle bianche scogliere di Dover, è stata l'unica a candidarsi presentando la disponibilità di cinque tra le sue città ad ospitare una porzione di Louvre. Lens, tra tutte, ha avuto l'onore e così, nell'area un tempo occupata da una miniera, è stato costruito il Louvre-Lens, un arioso palazzo in vetro firmato dai giapponesi dell'agenzia Sanaa.
Il Louvre-Lens, ora finalmente sbocciato, è concepito come un luogo in cui diverse opere del Louvre parigino vengono esposte a rotazione seguendo diversi fili tematici e vedendone valorizzata la fruizione in un luogo meno congestionato e più a misura d'uomo. Sia per il Louvre, sia per Lens si tratta di una scommessa e di un'opportunità.
Il primo può sperimentare la sua missione sociale al di fuori delle sue mura tradizionali e consolidate. La seconda, avvalendosi di un solido brand, può ravvivare il proprio ruolo nel circuito culturale, settore in cui l'intera regione investe da alcuni anni per sviluppare la competitività del proprio territorio.
Nel frattempo l'attività di Louvre-Lens è già cominciata.
Il “Padiglione di Vetro” ospiterà fino al prossimo ottobre alcune opere relative al tema della percezione del tempo in diverse epoche e presso diverse culture. Nella “Galleria delle mostre temporanee” sarà allestita fino al prossimo marzo un'esposizione di dipinti legati al periodo rinascimentale. Infine, la “Grande Galleria” esporrà per ben cinque anni più di 200 opere selezionate dai diversi settori del Louvre parigino facendole dialogare tra loro in modo nuovo e trasversale.
Raccogliendo questa nuova occasione e aspettando di vedere se l'intraprendenza culturale premia, non resta che augurare “bonne chance”.