In tempi di crisi, con i soldi che spesso mancano nelle tasche dimolti, è possibile fare un viaggio a Parigi con un biglietto di solaandata.

A consentirlo è la provinciadi Milano che esponendo 200 foto originali allo spazio Oberdan permette ai visitatori di viaggiare due volte, unaattraverso le strade di una vecchia Parigi, l'altra attraverso la grazia e l'arguzia di un artista delloscatto che ci ha lasciati nel 1994.

L'artista è RobertDoisneau, noto al largo pubblico per quel bacio all'Hotel de Ville'del 1950 che doveva essere pubblicata perLife.

La storia di quel bacio ha dell'incredibile. Non è una foto spontanea, ilfotografo fece mettere in posa i due giovani, Francoise Bornet e JacquesCarteaud. Ma poi nel 1992 Denis e Jean Louis Lavergne decisero di denunciare ilfotografo dichiarando che erano loro i giovani ritratti e che il fotografo nonaveva chiesto loro il consenso. Doisneau si rivolse a Francoise Bornet,chiedendole di fornirgli la copia autografa che le aveva mandato dopo averlechiesto il consenso. Lei lo fece. Quella foto nell'aprile del 2005 venne poivenduta per 155.000 euro .

Presso lo Spazio Oberdan si possono ammirare 200 foto,alcune non sono singole, ma parti di composizioni seriali a quattro o anche atrenta scatti.

Viene definito dalla critica il massimo esponente dellafotografia umanista. D'altronde uno che scrive' Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dovemi sarei sentito bene ,(…) dove avrei trovato la tenerezza che speravo. Le miefoto erano come una prova che questomondo può esistere' non può non cogliere l'imprevisto o il gesto incontrollatoe curioso.

Come nella serie della Ballata di Pierrete d'Orient (1953) In questafoto fa da padrone lo sguardo attento che la fisarmonicista lancia versol'angolo. Lei è bella, bellissima, e tutti si fermano a guardarla, e non sai selo fanno perché è bella o perché piace la sua musica.

Si può ricordare nella folta serie 'Il genio della notte' foto di grandesuggestione, con un balcone nell'oscurità e quella strana creatura colta inchiaroscuro proprio davanti alla finestra della camera.

C'è uno scatto intitolato 'Muta' dove in Place de laConcorde su un'arteria gigantesca una giovane donna cerca di attraversare colsuo passeggino incalzata da una muta di belve feroci, le automobili, colte incontroluce proprio per risaltare l'impatto della pesantezza della macchinacontro la fragilità dell'uomo che pure le ha create.

La sua Arte si costruisce con una costruzione scenograficamolto attenta. E lo stesso fotografo spiega, mediante una accurataregistrazione, che tutte le sue immagini sono il frutto di un doppio lavoro,'l'appostamento statico' a cui succede 'l'inseguimento in attesa di un elemento dinamico' sino alla'messa in scena'.

Con questo metodo l'uomo di Montrouge, è diventato uno deipiù grandi fotografi del mondo e i suoi preziosissimi scatti ora possono esserecontemplati, per cogliere di questo mondo la tenerezza e l'innocenza, comeanche l'incodificabile, che spesso scuote le coscienze più perbeniste ma lasciasorpresi e incantati gli spiriti liberi.