A distanza di quarant'anni il ricordo di Anna Magnani è ancora vivido, impresso nella memoria di cinefili e amanti di un Cinema neorealista che inanellava successi internazionali. Il 26 settembre di 40 anni fa si spegneva l'astro di una delle attrici più amate dal pubblico italiano. Oggi la sua cittànatale ne celebra il mito con una mostra evento di due giorni. Il 26 e il 27 settembre "I am Anna Magnani" progetto dell'artista Biodp, rinnova il ricordo di una vita fatta di glorie cinematografiche e teatrali, presso la Casa del Cinema di Villa Borghese. Ed è proprio dal teatro che prende le mosse la carriera della piccola Anna, cresciuta senza madre e decisa a fare l'attrice già a 19 anni.
Tanti ne ha, quando entra a far parte della Scuola di recitazione "Eleonora Duse" diretta da Silvio d'Amico, e solo uno di più quando l'abbandona, per calcare il palco in giro per l'Italia, insieme a Dario Niccodemi. Da quel momento in avanti la sua notorietà sarà in progressiva, ma decisa ascesa, in teatro come al cinema.
Dal 1945 in poi, grazie al successo di "Roma città aperta", un'immensa Anna Magnani può finalmente regalare, anche al grande pubblico, la sua appassionata recitazione, fatta in egual misura, di talento e di dura gavetta teatrale.
Dopo la consacrazione definitiva con "Roma città aperta" di Rossellini (Nastro d'argento nel 1946), sarà una serie di successi e scritture di grandi registi a renderla giustamente famosa: Zampa con "L'onorevole Angelina", ancora Rossellini con "L'amore", Visconti e il suo "Bellissima", Renoir con "La carrozza d'oro". Pasolini la rende indimenticabile in "Mamma Roma", il grande Monicelli l'immortala per sempre al fianco del suo amico Totò in "Risate di gioia". Fellini infine, con affettuoso omaggio in "Roma" del 1972 l'assimila alla stessa Città Eterna. Anna Magnani è l'Urbe, espressiva e intensa come la sua recitazione, vera come la sua passione per il cinema e il teatro.
Visitare la mostra a Roma I am Anna Magnani è un'occasione per ripercorrere la sua intensa vita artistica. Biodpi, street art campano da sempre affascinato dalla figura di Anna, presenta in mostra una Magnani icona, rimaneggia la sua immagine all'infinito, la ripropone graffittata, stampata, decorata, riletta secondo i mille linguaggi dell'Arte contemporanea. Così rivitalizzata, Anna vive forte ancora, insieme ai suoi personaggi, ai luoghi delle sue pellicole, a coloro che ebbero la fortuna di conoscerne e apprezzarne il genio interpretativo. Un doveroso omaggio all'indimenticata Nannarella, per rivederla ancora.