Zurbaran, uno dei massimi esponenti della pittura nel Secolo d'oro spagnolo, sarà in mostra a Ferrara nei locali di Palazzo dei Diamanti, in autunno. Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 la città estense ospiterà, per la prima volta in Italia, circa 50 opere del grande maestro sivigliano che, insieme a Velazquez e Murillo, diede lustro all'Arte figurativa iberica.

Tra i grandi seicenteschi spagnoli, Dalì aveva profetizzato che lo Zurbaran sarebbe apparso, col tempo, il più moderno, la sua arte quella maggiormente sintonizzata col sentire contemporaneo, rappresentando, egli su tutti, la "figura del genio spagnolo". Dalì e i suoi altri ammiratori, amavano l'intensa spiritualità che emanava da ogni sua tela, la resa magistrale della monumentalità nelle figure dipinte, l'essenzialità della figurazione che rende immortale l'idea fissata.

L'esposizione, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte, con la partecipazione del Centre for Fine Arts di Bruxelles, seguirà le tappe salienti della carriera dell'artista così come hanno insieme concertato Ignacio Cano, curatore del Museo Nazionale di Siviglia e Gabriele Finaldi, direttore del Museo del Prado.

In ordine cronologico e attraverso la ricorrenza dei temi nella sua produzione (tante le visioni, le estasi, le meditazioni, ma anche le mirabili nature morte) sarà facile ricostruire la parabola della carriera di Zurbaran, dalle prime sorprendenti prove a Siviglia, passando per alcuni esempi delle numerose commissioni monastiche, fino alle opere per il Nuovo Mondo e gli ultimi anni a Madrid. La visita alla mostra chiarirà aspetti non scontati della personalità dell'artista, rivelerà influenze caravaggesche e velazquiane, mostrerà infine il suo più autentico e delicato misticismo, quello per cui vale davvero la pena conoscere il "Caravaggio spagnolo".