Il Ministro dell'istruzione Stefania Giannini, durante un' intervista al TG1, coglie l'occasione per augurare buona sorte ai maturandi del 2014. Beh, niente di strano fin qui… Sappiamo che la tv è ancora il media preferito dai politici, soprattutto di quelli con più di 40 anni. Il ministro, nel suo discorso, si è addentrata nel seguente, spigoloso, periodo: "… Mi hanno chiesto se avrei voluto eventualmente essere maturanda o commissaria...".
Neanche il tempo di finire la frase, che il mondo del web si è scatenato sul povero Ministro. Molti lamentano il mancato uso del congiuntivo nella frase citata, concludendo i commenti con la bella citazione "e io speriamo che me la cavo".
Questa non può essere che una classica storia italiana. È proprio vero che può succedere solo nel nostro Paese una cosa del genere. Ma per fortuna, questa volta, l'esclusività dell'appartenenza della presunta gaffe alla nostra Italia non è dovuta ad una clamorosa storia di corruzione o ad un vero errore grammaticale commesso da un politico.
In realtà, questa volta, piuttosto che affermare con convinzione che "poteva succedere solo in Italia" , è più corretto dire che "poteva succedere solo in italiano". Perché, contro i tanti difetti e le numerose critiche che nessuno esita a fare nei nostri confronti, è innegabile la complessità e la bellezza della nostra lingua e della sua grammatica.
Tutto ciò è confermato dalla frase del Ministro - che, scrive Wikipedia, prima di essere Ministro, "è una linguista, glottologa, ...".
Infatti, nella lingua italiana, il "se" vuole il congiuntivo quando introduce la protasi del periodo ipotetico e non quando, come nel caso della frase della Giannini, si tratta di una frase interrogativa indiretta.
Difatti, come scrive un dotto commentatore di notizie via web, "in lingua italiana il FUTURO NEL PASSATO, ossia un'azione posteriore rispetto a un'altra azione collocata nel passato, richiede l'uso del modo condizionale tempo passato. La ministra infatti riferisce due azioni che intende svoltesi nel passato, la seconda posteriore alla prima.
In altri termini alla ministra fu chiesto (passato) se avrebbe (condizione futura rispetto al momento della domanda) voluto fare la commissaria, non le hanno chiesto se avesse voluto (prima della domanda) fare la commissaria. In lingua italiana l'anteriorità nel passato si esprime nelle interrogative indirette con il trapassato congiuntivo, mentre la posteriorità nel passato con il condizionale passato".
Riempie di gioia scoprire che, per una volta, si tratta di una storia "che può succedere solo in Italiano". Possiamo dire che stavolta, il Ministro Giannini, se l'è cavata proprio bene!