Sarà "Il capitale umano" di Paolo Virzì a rappresentare il Cinema italiano all'Oscar per il miglior film straniero. La designazione è stata comunicata all'ANICA, l'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Audiovisive, dalla commissione selezionatrice composta da Gianni Amelio, Tommaso Arrighi, Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Caterina D' amico, Maria Pia Fusco, Barbara Salabè, Gabriele Salvatores e Niccolò Vivarelli. Il film del regista livornese ha superato la concorrenza di altri sei film: Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare, Song 'e Napule dei Manetti Bros., Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, Sotto una buona stella di Carlo Verdone e, soprattutto, Anime Nere di Francesco Munzi, una tragedia criminale ambientata in Calabria che aveva ricevuto 13 minuti di applausi all'ultimo Festival di Venezia.
Non si tratta della prima volta per Virzì, che già quattro anni fa era stato scelto per rappresentare l'Italia alla notte degli Oscar con La prima cosa bella, senza però riuscire ad entrare nella cinquina dei finalisti. Raggiunto dalla notizia, Paolo Virzì, colpito recentemente dalla perdita della madre, si è detto "onorato per la grande responsabilità di rappresentare il nostro paese in un momento così complicato e così vivo del nostro cinema". Scatta ora la corsa alla promozione del film negli Stati Uniti, dove il 15 gennaio sarà resa nota la cinquina che la notte del 22 febbraio si contenderà a Los Angeles la prestigiosa statuetta. Il capitale umano dovrà vedersela con film come la Palma d'Oro di Cannes Winter Sleep, il film belga Due giorni, una notte e Saint Laurent, il biopic sullo stilista francese.
LA TRAMA DEL FILM
Tratto dal romanzo di Stephen Amidon, Virzì ne ha trasferito la storia dal Connecticut alla Brianza, che diventa teatro della ambizioni di un immobiliarista sull'orlo del fallimento (Fabrizio Bentivoglio) e di uno spregiudicato operatore finanziario (Fabrizio Gifuni). I progetti delle rispettive famiglie vengono stravolti da un misterioso incidente nella notte della vigilia di Natale, diventando l'occasione per raccontare splendori e miserie dell'industriosa provincia del Nord Italia.
Uscito nel gennaio di quest'anno, il film ha raccolto successi sia di pubblico, incassando oltre 6 milioni e mezzo di euro, che di critica, che lo ha già premiato con 7 David di Donatello (battendo a sorpresa La Grande Bellezza di Sorrentino), 7 Nastri d'Argento, il Golden Globe e il Tribeca alla migliore attrice Valeria Bruni Tedeschi, protagonista femminile del film insieme a Valeria Golino. Sono premesse che autorizzano a coltivare qualche speranza che il 22 febbraio prossimo si possa replicare la festa per La Grande Bellezza.