Si tratta di una scoperta archeologica che potrebbe essere uno dei punti fermi della Cristianità. Nella città di Gerusalemme, dopo quindici lunghi anni di lavoro con scavi minuziosi e pazienti, gli archeologi hanno portato alla luce l'edificio nel quale sarebbe stato processato Gesù Cristo, prima della sua condanna e successiva crocifissione. Se consideriamo infatti le indicazioni ricevute dal Vangelo di Giovanni, il quale indica il luogo del processo situato vicino ad una porta della città e ubicato su un lastricato di pietre irregolari, possiamo certamente supporre che l'edificio ritrovato possa quasi certamente essere quello che ha ospitato il processo al Nazareno.
La struttura in questione infatti, si trova esattamente vicino alla Porta di Giaffa ed è adiacente alla Torre di David. Shimon Gibson archeologo della University of North Carolina a Charlotte, ha rilasciato una dettagliata intervista al prestigioso Washington Post ed ha dichiarato che tutti gli indizi rilevati, sembrano confermare che questo sia veramente il posto esatto dove avvenne il processo a Gesù Cristo. Lo studioso inoltre ha aggiunto che gli scavi effettuati, tolgono ormai ogni dubbio sull'autenticità del luogo dove c'era il 'praetorium', sede del 'prefetto romano' nel quale Ponzio Pilato dopo aver accuratamente interrogato Gesù, si lavò le mani e lasciò il destino del Cristo nelle mani degli ebrei che lo portarono ad una sacrificale crocifissione.
Ora il luogo è aperto al pubblico con visite guidate dirette e organizzate dal Museo della Torre ed è sicuramente una delle più importanti scoperte che avvalorano ancor più il Cristianesimo. L'unica cosa che ancora non è stata rilevata, sono le iscrizioni che confermerebbero la certezza matematica di quanto affermato, ma secondo gli studiosi, gli elementi venuti alla luce confermerebbero in maniera quasi inconfutabile che in quel preciso posto (vedi foto allegata all'articolo), Gesù di Nazaret subì il processo che lo portò inesorabilmente alla sua condanna a morte per la redenzione del mondo.