Visitare il Mudec è davvero un'esperienza interessante, soprattutto per chi viene dalla provincia e non è visivamente abituato alla grandiosità delle sue sale. Le cifre parlano chiaro, sono 17000 mq di spazi che fanno concorrenza alla Fondazione Prada che proprio sabato 9 maggio ha inaugurato il suo punto di esposizione con una superficie che sfiora i 20.000 mq.
Il progetto di recupero di alcune aree di archeologia industriale, con finalità culturali, risale agli anni 1990, quando il Comune di Milano acquistò l'area della vecchia Ansaldo per riconvertirla e dedicarla ad altre funzioni.
Il visitatore che entra al Mudec, un edificio dalle forme cubiche ad incastro, con tetti spioventi e altezze da cattedrale gotica, rimane davvero rapito dall'imponenza e dalla modernità degli ambienti. Attualmente sono in corso due mostre: 'Africa-La terra degli spiriti' e 'Mondi a Milano' e visitarle è un po' come entrare in una cattedrale delle culture africane, perchè il meglio della produzione ebanistica, e di quella scultura che tanto colpì Picasso e molti artisti delle avanguardie, è raccolto proprio lì, dentro bacheche di cristallo, perlopiù cilindriche con illuminazione interna, in un contesto oscuro e intrigante.
Visitare la mostra sull'Africa significa osservare e ammirare forme che ebbero un'influenza straordinaria su quegli artisti che avevano sete di forme nuove e che all'inizio del novecento si ispirarono a questa Arte per scoprire ed inventare stilemi nuovi nella rappresentazione della figura umana.
Tutta la rivoluzione cubista effettuata da Picasso nasce e si ispira per l'appunto a quest'arte magnifica
Quello che però oggi fa notizia è la possibilità di prenotarsi e visitare in gruppo tutte le raccolte etnografiche di cui il Museo dispone nei suoi depositi. Questa tipologia di visita è consentita solo il giovedì e verrà mantenuta per tutto il semestre dell'Esposizione Internazionale in due turni, uno alle 18,30, uno alle 20.
Mentre per tutti gli altri giorni della settimana è possibile visitare le raccolte dei depositi prenotando a questo numero 02-54917 e pagando un biglietto di 8 euro, con visite che vanno dalle 10 alle 17.
Ma c'è di più, dal 14 maggio, esattamente alle ore 19,30, parte un ciclo di conferenze di carattere interculturale. Per la serata del 14 maggio è prvisto l'incontro dal titolo 'Il canto spezzato.
Musica e poesia armena', a cura dell'Unione Armeni d'Italia. A seguire, sabato 16 maggio alle ore 18,30, avrà luogo un incontro sulla tradizione orale beduina, mentre giovedì 21 maggio una conferenza sugli Armeni alle ore 19,30.