L'attesissimo album del re della disco Giorgio Moroder, Déjà vu, è uscito ufficialmente ieri 16 giugno su Itunes e Spotify. Una compilation fresca di pezzi orecchiabili e dalle sonorità "old" ma rigeneranti grazie al tocco dei più grandi nomi della musica: Kylie Minogue, Kelis, Charli XCX, Sia, Britney Spears. La collaborazione che in queste ultime ore sta facendo parlare tanto è quella con Britney Spears, che ha insistito per collaborare con il maestro dell'elettronica. La canzone in merito è una cover, Tom's diner , di Susanne Vega: apprezzatissima dal web, twitter in tilt e fans di tutto il mondo chiedono che diventi il prossimo singolo per promuovere l'album.

Moroder, nelle recenti interviste, ha però ammesso quanto sia stato difficile collaborare con Britney, impegnatissima su mille fronti e legata a un contratto milionario che le impedirebbe di girare un videoclip finché non si concluderà la sua residenza a Las Vegas col "Piece of me tour". Non tutto è perduto perché ieri, 16 giugno, con la pubblicazione dell'album elettronico, la cantante di "Pretty Girls" ha scritto un tweet: "Ho amato lavorare per #Tomsdiner @GiorgioMoroder! Congratulazioni per il tuo incredibile album!". Non è tipico di Britney promuovere i suoi progetti, figuriamoci quelli paralleli che la coinvolgono! Per questo il tweet di apprezzamento non è da poco!

Moroder riscopre Tom's diner e Britney Spears

E' stata proprio la 33enne ex lolita del pop a voler collaborare con Giorgio: una volta entrata in contatto col produttore, ha proposto il brano Tom's diner e Giorgio ne è rimasto entusiasta. Ha iniziato a lavorarci, registrando accordi sulla voce a cappella, e rimasto soddisfatto l'ha mandata a Britney.

Ma la reazione del pubblico lo ha sorpreso ancor di più: "Sono rimasto scioccato da quanto ben riuscita fosse questa cover. Quando la canzone è stata leakata illegalmente, è subito diventata trend topic. Sapevo che era grande, ma non immaginavo questo impatto positivo." Moroder stesso afferma che quella con Britney è stata una delle sue collaborazioni preferite di sempre.

Così è stato anche per la critica che ha ben accolto il pezzo. Rolling Stones :"una nuova energia della cover degli anni 80 rende la canzone più dinamica musicalmente"; il Time :" tutta la magia fatta in studio, in un certo modo, amplifica i temi del voyeurismo e di alienazione che avevano ispirato l'originale di Vega.";