Un secolo di storia dell'Arte – il Novecento – raccontato attraverso la lente della maternità, questa l'idea del curatore Massimiliano Gioni per la mostra dal titolo 'La grande madre' che inaugura oggi, mercoledì 26 agosto, a Palazzo Reale, dove resterà fino al prossimo 15 novembre, occupando uno spazio di circa 2000 metri, per un totale di 29 stanze. Evento di punta dell'ultimo trimestre dell'Expo, la retrospettiva raccoglie 400 operedi 139 artisti, di cui 127 sono donne, con l'intento di compendiare e problematizzare le letture più aggiornate dell'iconografia del 'materno' e del 'femminino'.

La visione spesso edulcorata del rapporto tra madre e figlio e delle conseguenze emotive ed esistenzialidella maternità,consegnata dall'immaginario popolare e mediatico al pubblico, viene superata grazie alla proposta diuna nuova riflessione sulparadosso della centralità del corpo femminile e del suo potere generativo cui fa da contraltare la marginalità della donna nella scena politica e sociale, la sua irrisolta subalternità ai retaggi culturali del 'maschiocentrismo'.

La mostra apre al pubblico gli archivi di Olga Fröbe-Kapteyn,attivista per i diritti delle donne che collezionò con appassionata abnegazione migliaia di immagini dimadri, matrone, idoli femminili, tra cui moltissime raffigurazioni di divinità preistoriche dalle sembianze muliebri (le grandi madri, appunto), contribuendo significativamente allo sviluppo delle teorie sulle pulsioni e i traumi della relazione madre-figlio elaborate da Jung e Freude proprio di quest'ultimo, in una delle pareti di Palazzo Reale, è appesa una rara foto che lo ritrae insieme alla madre Amalia.

Tra gli altri artisti rappresentati, anche Edvard Munch, Gustav Klimt, Umberto Boccioni, Frida Kahlo, Louise Bourgeois, Jeff Koons, Maurizio Cattelan, Yoko Ono e particolarmente evocative sono le fotografie di Cindy Sherman, nota per i suoi autoritratti concettuali e la militanza contro gli stereotipi femminili e la rappresentazione univoca e semplicisticadella donna.

E non manca neppure l'iconica 'migrant mother' di Sebastião Salgado, testimonianza della solidità femminilenei tempi fragili e desertici della Grande Depressione americana e tributo alla maternità che non abdica alla cura neanche nella solitudine e nella disperazione più cupe.

La grande madre, dal 26 agosto al 15 novembre 2015 a Palazzo Reale (Milano).

Costo biglietto: 8 euro intero e 5 euro ridotto.

Numero di telefono per informazioni: +39 02 0202