Lanuova pellicola di Eli Roth, The Green Inferno, che avremo l'opportunità di vedere proiettata nei Cinema italiani a partire dal 24 settembre, continua a far parlare di sé, nel bene e nel male. Il titolo del film, prodotto nel 2013 e di cui è stata più volte rimandata la distribuzione, a causa di problemi legatialla campagna pubblicitaria, riprende il nome della seconda parte di Cannibal Holocaust, diretto nel 1980 dall'italianissimo Ruggero Deodato, molto stimato dal regista, il che dovrebbe già far capire il tipo di impronta che si è scelto di adottare nel corso della realizzazione.
Non stiamo parlando di un semplice remake, che rende onore al controverso successo della sua fonte d'ispirazione (a cui sono tutt'oraassociate numerose critiche, mosse in special modo dagli animalisti, per via delle cruente immagini mostrate agli spettatori).In The Green Infernoritorna l'atmosfera cupa dei Cannibal Movie di un tempo, seppur con uno spirito dirinnovamento (che non sempre è stato il filo conduttore degli horror visti negli ultimi anni).
Una "gustosa" anteprima
Più che sui "si dice" e sui "si pensa", bisognerebbe basarele proprie opinioni solo su ciò che è possibile osservarecon i propri occhi, analizzando nel profondo le sensazioni provate durante lo scorrere delle scene. Con l'obiettivo di comunicare in maniera dura e diretta gli sviluppi che caratterizzeranno il film, ed anche per incuriosire maggiormente tutti gli appassionati del genere, è stato pubblicato nelle ultime ore un video, direttamente nel canale ufficiale diYouTube associato a The Green Inferno: in buona sostanza,stiamo parlando di unbreve spezzone estratto dalla pellicola che, molto probabilmente, farà chiudere gli occhi alla maggior parte di voi (per tale motivo, se ne sconsiglia la visione agli spettatori particolarmente sensibili):
Quali sono le vostre opinioni in merito? Credete si tratti di un'opera in grado di lasciare il segno oppure cadrà presto nel dimenticatoio, al pari di tanti altri remake venuti alla luce nel corso dell'ultimo periodo?
