'È la matematica la mia insonnia' il libro di poesie di Patrizia Papili e le mille ambiguità della vita .

La raccolta di poesie con testi critici di Maria Luisa Spaziani e Roberto Roversi, edito presso Affinità Elettive, dal titolo ' Èla matematica la mia insonnia' di Patrizia Papili è un viaggio nei tanti meandri della vita, nelle sue anse, nei suoi ostelli, nei mille pertugi che trovi, magari guardando più attentamente, e l'autrice, acuta osservatrice di mondi esterni ed interiori, offre attraverso questi testi uno sguardo perplesso e disincantato, dove tutto sembra proprio camminare su un asse perpendicolare che si staglia su un abisso.

Così ad esempio le semplici 'foglie' acquistano vita, si staccano da lei, e prendono il largo per sorvolare e smarrirsi '/ nel mare nero dell'inchiostro/vendicativo e crudele/.

Le ore azzurre, parafrasando i versi della Papili, arrivano di notte /con i fantasmi lungo le pareti/ e gli orchi sui soffitti/ . E la sera / aggredisce / un giorno smarrito/si aggira fra le case/ cercando qualcuno/ con cui compiacersi/

il libro di Patrizia Papili e le mille ambiguità della vita

Un modo per riflettere sulla vita e sulle mille asperità di un'esistenza che potrebbe dirsi appagata, ma che pure presenta tanti dubbi e molte zone grigie.

Sono poesie attraversate dal dubbio e perforate da uno sguardo attonito e incalzante, dove quel mondo di affetti e di inquietudini interiori si dispiega su un paesaggio a volte lirico a volte fantasmatico.

Il mondo fuori diventa una proiezione sistemica di quell'io interiore che indaga e sembra non trovare risposte, ed il senso di questi versi, un po' bizzarri e un po' lirici, sta proprio in questo volersi interrogare pur sapendo che risposte esaustive non ci sono. Tutta la poesia della Papili sta in questo rimanere appesa ad un filo, quello della ragionevolezza, che pende fatalmente sull'irresoluto del mondo e della vita.

Chi guida i nostri destini ? Qual'è la mano che ci indica la giusta scelta? Perchè il male, perchè il dolore ? In questo continuo interrogarsi, in quest'ansia di voler trovare una ragione plausibile si cela l'inquieta fattura dei suoi versi, questa fabbricazione artigianale di associazioni libere e spiazzanti, i giochi di parole e persino le rime che compaiono e scompaiono dentro lo stesso testo.

Ecco il fascino di questa poesia, questo voler tenere spalancati gli occhi sull'insensatezza del mondo e delle sue cose. Ecco forse spiegato quel bizzarro titolo 'E' la matematica la mia insonnia' e quel sottotitolo ( Essere dispari / in cerca di un pari/per fare dispari/e non essere mai uguali) ed ecco perchè alcune poesie dedicate a Cristo. Un piccolo libro pubblicato nel novembre 2015, ma da prendere in mano, aprire per guardare il mondo attraverso i versi interrogativi di questa singolare poetessa.