Questa volta Ron Howard si mette alla cinepresa per dar vita al terzo capitolo ("Inferno")che vede protagonista il docente di iconologia religiosa Robert Langdon; per interpretarlo non poteva mancare l'immenso Tom Hanks, che ha già dato prova di trovarsi perfettamente a suo agio nell'occuparsi di casi misteriosi ed irrisolti nell'ambito ecclesiastico. Il feticcio di Spielberg si presta nuovamente all'ideatore di"A beautiful mind", per produrre un terzo successo, dopo quello scaturito fortuitamente dal thriller di discreta fattura, il"Codice da Vinci", che al tempo incassò più di 700 milioni di dollari, per poi passare ad "Angeli e Demoni", decisamente meno fortunatonon avendo valicatola soglia dei 500.

In molti sono concordinell'attribuire questocaloalletroppe aspettative fatte emergere intorno al primo film e che non rispecchiarono invece le vere qualità della pellicola. Nel 2016 Howard ci riprova probabilmente in modo più umile, presentando un prodotto decisamente più invitante rispetto a quello che ha scelto di saltare, cioè "Il simbolo perduto" (altro romanzo partorito dalla mente di Dan Brown sull'investigatore R.L.). Tom Hanks ormai viene considerato una vera e propria pietra miliare del Cinema hollywoodiano: ognifilm in cui recitada anni si trasforma in oro per merito principalmente suo;ottenuta la famaper quella coppia di Oscar consecutiviin "Philadelphia" e "Forrest Gump", ha continuato nel tempo a restare sulla cresta dell'onda con un'infinita serie di collaborazioni importanti per "Cast away", "Il ponte delle spie", "Prova a prendermi".

Al suo fianco questa volta la meravigliosa Felicity Jones, che l'anno scorso era stata nominata agli Oscar perla parte diJane Hawking in "La Teoria del Tutto".

Una vicenda intensa e coinvolgente

Le avventure del simbolista di Harvard continuano. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze con una pesante amnesia; così decide di farsi aiutare dalla dottoressa Sienna Brooks per poter tornare a ricordare e di conseguenza ad impedire a un folle di liberare una piaga globale collegata al tomo immortale di Dante Alighieri, scritto che ènel complesso attorniato da misteri tutt'oggi irrisolti.

Un altro punto che rende questa pellicola una vera e propria cartolina dell'Italia, che sarà apprezzata dalla maggior parte della popolazione mondiale, sono le location fiorentine; infatti il film (come nel libro), prima di spostarsi a Venezia, Stati Uniti ed Istanbul, avrà come ambientazione l'intero centro storico fiorentino.

Firenze verrà mostrata ancora una volta in tutta la sua bellezza (Porta romana, per poi passare da Palazzo Vecchio al Salone dei Cinquecento e tanto altro); infatti, non è la prima volta che questa città viene esaltata da maestri del cinema. Bastiricordare "Hannibal" di Ridley Scott con Anthony Hopkins, o anche Judi Dench e Maggie Smith per "Camera con vista". Insomma è evidente che il film rappresenterà un'ulteriore affresco di questo luogo, arricchitodall'esperienza di un regista ed un attore di esperienza, oltre che dalla sceneggiatura liberamente ispirata dal romanzo del genio letterarioDan Brown.