Il Ministro e le iniziative a favore del cinema italiano

Il Ministro dei beni e delle attività culturali dario franceschini sarà nei prossimi giorni a Venezia per presentare una nuova campagna a sostegno del cinema. Giovedì 1 settembre terrà un incontro alle ore 11, alla Sala Casinò (Palazzo Casinò), assieme, tra gli altri, a Paolo Baratta, Presidente della sezione Anica produttori, Francesco Cima, Presidente della sezione Anica distribuzione, Andrea Occhipinti, Presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Cinema, per una serie di iniziative in materia.

Il disegno di legge sul cinema

Il Ministro Franceschini è peraltro il promotore del disegno di legge n. 2287: "Disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali", di cui è relatrice la senatrice Di Giorgi. Presentato il 16 marzo 2016, il ddl indica al suo interno i principi cui dovrebbe ispirarsi l'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo, favorendo peraltro il consolidarsi dell'industria nazionale nei suoi diversi settori anche tramite strumenti di sostegno finanziari. In particolare, agli artt. 21 e 22 si parla dei sistemi di contributi automatici e all'art. 24 di contributi selettivi.

Il ddl è stato di recente licenziato dalla Commissione Cultura del Senato e verrà discusso prossimamente in Aula, probabilmente già nella seconda metà del prossimo mese. In relazione al disegno di legge il 5 settembre, mentre sarà in corso il Festival del cinema, si terrà un convegno dal titolo "Il cinema indipendente e d'autore: ruolo e prospettive", organizzato da alcune associazioni del mondo del cinema come Anac, Fice, ecc.

e da "Le Giornate degli Autori", su posizioni alquanto critiche verso alcuni aspetti del ddl, ritenendolo, almeno nella versione attuale, poco sensibile nei confronti della necessaria promozione del cinema indipendente. Non mi permetto di entrare nel vivo della questione, certo è cheda molto tempo ilMinistroFranceschinisi è mosso con grande impegno a favore del cinemaitaliano, in modoadir poco encomiabile, e sarà indubbiamente pronto a ascoltare anche le voci non del tutto in sintonia con il disegno di legge in questione da lui promosso.