Il western è probabilmente il genere più antico delCinema, almeno di quello narrativo. Nato già nel 1903 con La grande rapina al treno di Porter, nel periodo che va dagli anni '50 agli anni '70 è stato un genere molto popolare, con decine di film sfornate ogni anno dall'industria cinematografica statunitense diHollywood, e un contributo importante anche da parte del cinema italiano, con i cosiddetti spaghetti western di Sergio Leone e Serio Corbucci. Negli anni '80 il genere ha subito una crisi, a scapito del poliziesco, dell'horror e soprattutto della fantascienza.
Negli anni '90 sono stati alcuni singoli autori, come Kevin Costner, a riprendere e aggiornare il genere. Lo stesso vale per i primi anni 2000, in cui c'è anche stato il tentativo di fonderlo con altri generi.
Il ritorno in auge del genere western al cinema
Negli ultimi anni alcuni registi americani hanno deciso di prendere in mano grandi classici del cinemawestern anni '50. Sono stati realizzati così il remake di Quel treno per Yuma, nel 2007, con Russel Crowe e Christian Bale per la regia di James Mangold e de Il grinta, nel 2010, diretto dai fratelli Coen e interpretato da Matt Damon e Jeff Bridges. Nel 2012 l'acclamatissimo Quentin Tarantino, da sempre amante del genere, ha deciso, dopo diverse citazioni disseminate in Kill Bill e Bastardi senza gloria, di cimentarsi con il western dando la sua personale visione del genere.
Ha così diretto il remake di un film italiano degli anni '60, Django Unchained con Di Caprio e Jamie Foxx. Nel 2015 si è ripetuto con Hateful eight, gli odiosi otto, che fa un po' il verso ai magnifici sette. Questi film di Tarantino, oltre alla vena splatter mai abbandonata dal regista, si distinguono per il forte contenuto politico.
Quest'anno arriva un altro remake, I magnifici 7, diretto da Antoine Fuqua e presentato anche a Venezianegli scorsi giorni. L'originale del '60 vedeva un cast all'epoca stellare, da Yul Brynner a Charles Bronson, passando per Eli Wallach, Steve McQueen, James Coburn. Il remake ha nel cast Denzel Washington, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, Chris Pratt.
Il successo di questo genere va ricercato nella sua versatilità, che gli permette di unire azione, dramma, commedia, avventura, storia e nell'attrazione del pubblico verso il racconto epico, sin dai tempi del teatro greco, attrazione che potrebbe garantire a questo genere l'immortalità.