Elena Ferrante è un scrittrice che negli ultimi anni ha riscosso grande successo con i suoi romanzi, che l’hanno resa nota anche tra i lettori internazionali. Di lei si sa soltanto che è nata e cresciuta a Napoli, ma la sua vera identità non è mai stata rivelata, poiché ha scelto di mantenere l’anonimato. Nel tempo si sono fatte numerose ipotesi su chi potesse essere, e il mistero sarebbe stato svelato da un’inchiesta giornalistica realizzata da Claudio Gatti.
In passato si è ipotizzato che dietro lo pseudonimo si nascondesse la docente universitaria Marcella Marmo, poi addirittura il filosofo Marcello Frixione, ma la più accreditata sembra essere Anita Raja.
La moglie di Domenico Starnone, traduttrice e saggista partenopea, viene menzionata proprio da Claudio Gatti, il quale ha portato avanti le ricerche per "Il Sole 24 Ore", che potrebbero aver risolto finalmente l'enigma che ruota intorno adElena Ferrante.
Claudio Gatti svela il nome della presunta autrice senza volto
In tanti si sono interrogati su chi fosse la scrittrice dei romanzi pubblicati da Edizioni E/O sotto lo pseudonimo di Elena Ferrante. Proprio partendo da una serie di versamenti effettuati dallacasa editrice è scattata l’indagine. Il giornalista ha riscontrato dei pagamenti a favore di Anita Raja, riportati nei bilanci dal 2013 al 2015. Vengono riportate cifre a sei zeri, con incrementi di anno in anno, in correlazione con le vendite dei romanzi.
Fino al 2010 le copie vendute non erano molte, visto che i romanzi avevano pressoché un bacino d’utenza solo italiano, poi c’è stata un’impennata con l’uscita del primo volume del ciclo de "L’amica geniale"nel 2011, seguito da altri tre volumi nel successivo triennio. L’ultimo s’intitola "Storia della bambina perduta" ed è uscito nel 2014.
Negli Stati Uniti sono diventati dei best-seller, facendo registrare un boom di vendite.
Nell’eventualità che Elena Ferrante fosse davvero Anita Raja, chi è quest’ultima? Si tratta di una 63enne risiedente a Roma, esperta in traduzioni. Si occupa di tradurre dal tedesco per la Edizioni E/O, casa editrice fondata da Sandro Ferri e Sandra Ozzola.
Si è scoperto che sua madre era una donna ebrea riuscita a sfuggire all’Olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale, lasciando la Polonia e giungendo fino a Napoli.
Il marito di Anita Raja è invece lo scrittore napoletanoDomenico Starnone. L’inchiesta giornalistica non ha fatto piacere all’editore di Elena Ferrante, che reputa disgustoso questo genere di giornalismo, perché si è andato a scavare nella vita di un autore che ha deciso di non rendere nota la sua identità. Neppure alcuni lettori hanno preso bene tutta questa faccenda, sottolineando come sia mancato il diritto all’anonimato. In fondo, che necessità c’era di svelare a tutti i costi il volto di una scrittrice che ha saputo emozionare tante persone soltanto con le parole e senza esposizione?