Chiunque possegga uncellulare, un pc o un altro mezzo tecnologico che permetta di inviare faccine o disegnini a dicembre entrerà in possesso di un pezzo di Arte moderna. Il motivo è sorprendente perché il Museum of Modern Art ha deciso di acquistare un set di 176emoji da inserire nella propria collezione in modo duraturo. Ripercorrendo un po’ di storia gli“emojisonosimboli pittografici”, simili ademoticon, nati e diventati popolari inGiapponea fineanni ‘90. Gli emoji, negli ultimi anni, sono utilizzati dagli utenti, in maniera inflazionatissima, per l’invio di sms,e-mail, messaggi e anche sulle diverse piattaforme social o con le app, portiamo come esempiowhatsapp.
Nessuno avrebbe mai pensato che gli emoji sarebbero diventati un mezzo vero è proprio di comunicazione, attraverso un linguaggio moderno e digitalizzato.
Emoji: fenomeno sociale
L'ideatore o il padre di questidegli emoji è statoShigetaka Kurita,che li lanciònel 1999. Inizialmente, erano dei simboli costituitida linee molto spartane, 12 pixel per 12 pixel, fruibiliin soli sei colori e ricordantiimanga. Non hanno avuto un successo immediato, altroché abbiamo dovuto aspettare circa dieci anni e l'arrivo dello smartphone diAppleper vederne l'exploit. LaDoCoMo infatti non aveva ideato i simboli per avvicinare e far comunicare le persone, riferendoci a quello che le emoticon rappresentano adesso, anzi lo scopo era tutt’altro, ossia quello di comunicare indicazioni meteorologiche ai propri clienti, al fine puro di pubblicizzare prodotti come ombrelli o impermeabili.
Gli emoji al Moma da dicembre
Gli emoji: simboli rudi e spartani nel corso degli anni sono diventati belli, colorati, in continua evoluzione e utilizzati per ogni tipo di comunicazione, come per esempio losmileche manda un bacio a forma di cuoricino :*, oppure la manina per dire "ciao", il cuore per dire "ti amo" <3, una faccina triste L per dire che la persona ci manca.
AlMuseum of Modern Artverranno esposti 176 emoji,a partire da dicembre, così crescerà la collezione digitale che vanta il Moma, tra le opere digitali presenti nella galleria, citiamo il simbolo della @. Il Museo con questo passo riconosce e valorizzal'importanzadellacultura diinternet,ma soprattutto si predispone a nuove aperture dando sempre più spazio a progetti e collaborazioni artistiche.