Il nuovo documentario interpretato e prodotto da Leonardo DiCaprio, insieme a Martin Scorsese e diretto da Fisher Stevens sarà presentato in anteprima italiana -con il titolo Punto di non ritorno- al Festival del Cinema di Roma. La proiezione si terrà il prossimo lunedì 17 ottobre alle ore 17:00 in sala Sinopoli ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il film verrà trasmesso su National Geographic Channel, canale 403 di Sky, il 30 ottobre alle ore 21:00 in contemporanea mondiale.

Punto di non ritorno, il trailer

Il documentario affronta il tema del cambiamento climatico e dei danni che questo provoca alla Terra, modificandola e talvolta distruggendola.

Dopo tre anni di lavoro e attraversando cinque continenti, passando anche per la Casa Bianca e il Vaticano, Leonardo DiCaprio racconta nel film l'impatto che tutto ciò sta avendo sul nostro pianeta, analizzandolo a fondo, cercando di capire come evitare il peggio. Lo scopo del film -come spiega l'attore messaggero di pace dell'Onu- è infatti quello di informare la gente comune e non soltanto i leader mondiali, sui rischi del cambiamento climatico. Perché se è vero che per la realizzazione del documentario sono stati intervistati personaggi molto influenti come Papa Francesco, Barack Obama e Sunita Narain, è pur vero che possiamo tutti contribuire e spingere verso una soluzione globale. Ad esempio eleggendo leader che abbiano davvero intenzione di sfruttare energie rinnovabili e che siano informati sui rischi globali dei cambiamenti del clima.

Non diamo per scontato il nostro pianeta

Come aveva affermato durante il discorso di ringraziamento agli Oscar, il messaggio più forte che l'attore cerca di trasmettere al suo pubblico (e non solo) è proprio quello di non dare per scontato questo pianeta. Non ne esiste un altro, non c'è nessuna alternativa né una seconda possibilità, di conseguenza è necessario ed estremamente importante occuparsi della nostra Terra ed è altrettanto necessario farlo ora.

Non esiste una regione che non sia toccata dai cambiamenti climatici e dai danni che ne derivano, alcuni Stati ne stanno già affrontando gli effetti e diventa quindi fondamentale occuparsene oggi ed impedire che queste crisi possano devastare il nostro futuro.