Piccola, minuta, una cascata di ricci bruni che le coprono gli occhi: osservando il suo aspetto, Laura Pergolizzi in arte LP sembra quasi volersi nascondere dall'attenzione generale, come se fosse totalmente inconsapevole del potere che la sua musica esercita su chi la ascolta. Come se fosse semplicemente un'autrice che preferisce rimanere dietro le quinte e non esporsi pubblicamente con la sua voce: dopotutto è quello che (soprattutto) ha fatto finora, prima che Lost on you la catapultasse in cima alle classifiche mondiali.

In realtà, quando le luci si accendono sul palco dei Magazzini Generali di Milano, le basta abbozzare un sorriso contagioso, impugnare l'ukulele e lanciare il suo inconfondibile fischio e la folla è letteralmente ai suoi piedi: adolescenti, giovani e meno giovani, persino qualche bimbo sono lì ad adorarla, applaudirla e a cantare con lei.

Alla faccia della pioggia che imperversa fuori.

La serata di ieri inizia alle 21.40 e si parte subito con il botto: Muddy Waters e Strange, brani estratti dal'ultimo EP Death Valley, fanno subito emergere le straordinarie doti vocali dell'artista, che prosegue la scaletta alternando le nuove canzoni (Death Valley) con quelle meno recenti (Into the Wild, Night like this). Other People, l'ultimo singolo, accende la platea a venti minuti dall'inizio, mentre Lost on you arriva a sorpresa poco dopo, lasciando un po' spiazzati i fan già pronti per l'esibizione finale.

Da pelle d'oca l'interpretazione di Forever for Now, struggente ballata caratterizzata da sonorità mistiche e da intensi virtuosismi vocali, mentre una vera chicca è arrivata nella parte finale dello show, quando LP ha eseguito la hit di Beyoncè Halo, riproposta in chiave più intimista e che in quanto ad emozioni suscitate non ha niente da invidiare alla versione originale.

In chiusura, prima dei saluti, LP non ha deluso i suoi fan ed ha replicato il suo più grande successo, Lost on you: in questa seconda esibizione la Pergolizzi ha lasciato ancor più che il brano fosse totalmente condiviso con il suo pubblico, che ha cantato insieme a lei con entusiasmo, dall'inizio alla fine.

Unica pecca è stata la gestione dell'evento da parte della struttura ospitante, che ha aperto i cancelli solo mezz'ora prima dell'inizio dello show, provocando un'entrata massiccia delle persone accodate all'esterno e causando affollamento e spintoni davanti al guardaroba, di dimensioni contenute e con sole due persone ad occuparsene. Un po' poco per il concerto di una grande artista internazionale.