Presso il Conservatorio statale di musica Giuseppe Verdi di Torino sta per concludersi un concorso di composizione musicale molto particolare con questa richiesta per i partecipanti:

"Scrivere una composizione dedicata all’Italia, ricordando il compositore che nel 1847 ha consegnato ai suoi abitanti uno spartito in grado di dare identità a una nazione. Note che proprio settanta anni fa, nel 1946, avevano la loro prima esecuzione ufficiale come Inno della Repubblica Italiana."

Il Concorso di Composizione Michele Novaro, su idea dell'onorevole Lorenzo Beccattini e promosso dall'associazione Mendelssohn di Milano e col sostegno dell'Italgas, ha superato la fase delle eliminatorie, giungendo alla sua conclusione.

Hanno partecipato 40 compositori provenienti da ogni parte del mondo, tutti giovani con meno 30 anni di età.

I promotori del concorso hanno voluto che i concorrenti fossero giovani come era Michele Novaro quando ha composto la musica dell'inno italiano sulle parole scritte dall'amico Goffredo Mameli, questi giovani dovranno creare un inno non per sostituire quello italiano, ma che sia capace di trasmettere e raccontare l'Italia contemporanea.

La giuria di esperti che ha selezionato i tre finalisti e che decreterà il vincitore è composta da Luca Lombardi che è il presidente, Cristian Carrara, Giulio Castagnoli, Roberto Prosseda e Stefano Belisari più conosciuto come Elio del gruppo Elio e le Storie Tese.

La serata finale del concorso di composizione

La finale si svolgerà venerdì 2 dicembre alle ore 21.00 presso il Conservatorio statale Giuseppe Verdi di Torino e sarà un concerto dove oltre all'esibizione dei finalisti si potranno ascoltare una ricca selezione di brani tratti dalla produzione di Rossini, Verdi, Bellini e Puccini, oltre naturalmente al Canto degli Italiani di Novaro/Mameli, grazie all'esecuzione dell'Ensamble di Musica Contemporanea del Conservatorio.

I tre brani arrivati alla finale sono 'Crepuscolo mediterraneo' del torinese Daniele Di Virgilio e 'Photofusion', del veronese Alessio Manega, mentre il terzo in lizza è rappresentativo dei tanti stranieri che hanno deciso di cantare l’Italia iscrivendosi al concorso: 'Etna', della compositrice Chia-Ying Lin di Taiwan.

Nabucco vs Fratelli d'Italia

L'inno italiano è una composizione realizzata a Torino in una sola sera dell'agosto 1847 dal giovane musicista Michele Novaro, sulle parole scritte dall'amico Goffredo Mameli.

Negli anni l'idea di sostituire la Canto degli Italiani, conosciuto universalmente come Fratelli d'Italia, con il coro del Nabucco di Giuseppe Verdi da sempre fa scontrare i tradizionalisti con i fans di Verdi.

Oggi è certamente la Lega Nord a sostenerne la candidatura, tanto che il Nabucco compare come inno nella Costituzione transitoria della Padania nel 1996, ma tanti personaggi illustri avrebbero voluto questo cambiamento, come Bettino Craxi, Rocco Buttiglione o lo scrittore Guido Ceronetti.

Persino nella trasmissione Portobello del compianto Enzo Tortora, vi fu un sondaggio che vide la maggioranza favorevole alla sostituzione.

Dopo il crollo del fascismo, per un breve periodo si alternarono l’Inno del Piave di Giovanni Gaeta e l’Inno di Mameli, che fu poi adottato ufficialmente dalla neonata Repubblica italiana il 12 ottobre 1946 anche senza una vera e propria ufficializzazione, mantenendo la denominazione di "provvisorio"