Donald Trump non deve "guardarsi le spalle" solo da Meryl Steep, ma anche da Robert De Niro e un nutrito numero di personaggi dello spettacolo americano che sono pronti a scendere in campo senza paura. Il famoso attore americano, per esempio, ha deciso di esprimere la sua stima per la collega, andando a difendere il discorso che ha fatto durante la cerimonia dei Golden Globe. Per farlo ha deciso di scriverle un lungo messaggio con il quale è andato a lodare le sue parole, il suo coraggio e la scelta di parlare di un tema così attuale nel momento in cui lei veniva pubblicamente omaggiata per il suo lavoro di attrice.

Avrebbe potuto sorridere, ringraziare e fare finta di nulla, ma invece no: Meryl, pur non nominando direttamente Trump è riuscita a concludere un discorso eticamente perfetto e pungente.

De Niro a Meryl Streep: 'Ti stimo per il tuo discorso'

Difende le sue parole, il discorso perché "c'era bisogno di dirlo" e soprattutto il modo in cui lo ha pronunciato. De Niro non nasconde la sua profonda stima per la collega, che senza paura e senza alcuna maschera ha scelto di parlare "mentre il mondo celebrava i tuoi traguardi". Con "la tua eleganza e la tua intelligenza, hai una voce potente" e grazie a tutto questo è riuscita a parlare proprio per farsi ascoltare. Perché come ha detto l'attore è arrivato il momento in cui tutti facciano sentire la propria voce in questa battaglia contro i bulli e i prepotenti.

La lettera che il 73enne De Niro ha scritto è stata ripresa da "People" che l'ha già diffusa in tutto il mondo.

Anche George Clooney e Viola Davis si schierano con Meryl Streep

Dopo la replica di Donald Trump, non sono però mancati altri importanti messaggi di sostegno per Meryl Streep: oltre a De Niro infatti anche Viola Davis e George Clooney hanno deciso di difenderla, esprimendo tutta la loro gratitudine.

Come ha spiegato Clooney, ci troviamo a vivere in un momento storico in cui è fondamentale cercare di "accedere le luci per mostrare quello che è davvero, per far capire che si tratta di esseri umani, non di nomi o statistiche".