John Wick Capitolo secondo. Nel primo film gli facevano fuori il cane e gli rubavano la macchina e lui si vendicava facendo fuori mezza mafia russa a New York. Ora che pensava di aver sepolto la pistola di guerra, il killer più pericoloso di tutti i tempi, John Wick (Keanu Reeves), è costretto a tornare in campo dal boss mafioso Santino (Riccardo Scamarcio). E saranno di nuovo stragi e ammazzamenti con ogni possibile strumento, compresa una matita, in parte in una Roma che ricorda quella di Sorrentino. Chad Stahelski alla regia la tocca tutt'altro che piano: con un budget più alto a disposizione rispetto al primo film, architetta coreografie violente e sanguinose senza perdere di vista l'ironia.

Voto: 7

L'isola dei mostri

Kong Skull Island. 1973: mentre gli Usa abbandonano il Vietnam, un paio di scienziati ottiene dal governo americano i fondi per esplorare un'isola maledetta nel Pacifico meridionale. A scortarli, un avventuriero inglese (Tom Hiddleston), una fotografa pacifista (Brie Larson) e un gruppo di marines capitanati dal coriaceo Packard (Samuel L. Jackson). Sarà un viaggio in un cuore di tenebra. Jordan Vogt-Roberts sembra aver costruito l'ennesimo film su King Kong su due piani paralleli: da una parte una pellicola zeppa di citazioni, da Apocalypse Now, Il cacciatore, Lovecraft e Conrad; dall'altra il classico blockbuster di mostri, catastrofi ed effetti speciali. Il problema, appunto, che i due piani non s'incontrano mai.

Voto: 6

la bella e la bestia. La Bestia (Dan Stevens) un tempo era un principe, che oltre ad assomigliare a Povia o a Umberto Tozzi, era crudele e senza cuore. Se non troverà il vero amore, sarà condannato per sempre allo stato bestiale. Un giorno, in maniera rocambolesca, arriva al suo castello l'indomita Belle (Emma Watson)...

Rifacimento live action del cartone del 1991, il film di Bill Condon si fa apprezzare per alcuni tocchi gotici e per un cattivo, il Gaston di Luke Evans, nettamente superiore ai due protagonisti. Per chi non ama i musical, le parti cantate potrebbero rivelarsi una tortura. Una volta la Disney era una casa delle idee, ora sembra esserlo solo dei remake e dei sequel.

Voto: 5

Amori e dolori

Loving. Richard Loving (Joel Edgerton) ama Mildred (Ruth Negga) e la sposa. Ma nella Virginia del 1959 un bianco non può sposare una donna di colore e la loro unione è un reato, secondo le leggi dello Stato. Costretti a trasferirsi e a vivere in semi-clandestinità, i Loving porteranno avanti una battaglia legale, fino alla Corte Suprema di Washington. Jeff Nichols colpisce al cuore con uno stile piano, non urlato, che trasuda passione e amore per i suoi eroi involontari. Un film che andrebbe mostrato agli sceneggiatori di fiction italiane per far capire loro che i Grandi Temi non hanno bisogno della retorica, per essere raccontati. Voto: 7

Mamchester by the Sea. Lee (Casey Affleck) fa il tuttofare in un condominio di Boston.

Scorbutico e attaccabrighe, è costretto a tornare nella cittadina natale di Manchester by the Sea per la morte del fratello, che l'ha anche nominato tutore dell'unico figlio, l'adolescente Patrick. Lee ha un groviglio di sensi di colpa e un passato doloroso che l'hanno fatto sprofondare. Riuscirà a riemergere? Kenneth Lonergan (Oscar per la sceneggiatura) non sempre schiva le trappole del patetismo e avrebbe dovuto lavorare maggiormente di taglio e cesello, ma grazie anche a un'ottima compagnia di attori realizza un film di pregio. Voto: 6/7