Notando un certo movimento sul web, siamo andati alla fonte e abbiamo incontrato l’autore di tanta creatività, il regista calabrese Massimo Ivan Falsetta. Classe 1978, laureato in Farmacia e trapiantato a Roma per inseguire la sua grande passione, quella per il Cinema. Amante di cose buone ma soprattutto di storie e ce ne accorgiamo subito dai cenni autobiografici reperibili sul suo sito: “Non ho scelto di fare il regista per non curarmi delle difficoltà che ci circondano, ma, tra le altre cose, per evidenziare quegli stessi sacrifici che quotidianamente, anche oggi, si fanno per andare avanti in questo paese”.
Considerazione sempre piuttosto vera se si scorrono le sue esperienze, tante ma mai troppe, essendo ormai in attività dal 2004.
La ricompensa del cineasta
Il fermento virale che si è scatenato e di cui facevamo riferimento, fa parte delle iniziative promosse dai produttori, il regista e l’associazione culturale degli artisti italiani (ACARI), per il cinema indipendente, in occasione dell’idea della sua ultima pellicola intitolata Divanosky Hotel. Un modo di far promozione che ha preso piede negli Stati Uniti già da diversi anni e che in Italia sta cominciando ad ottenere dei risultati, quello del crowdfounding, ovverosia coinvolgere il pubblico mediante campagne on the web su una determinata causa, in questo caso il film.
E il funzionamento è piuttosto semplice: a fronte di una donazione in euro viene corrisposta una ricompensa.
Le ricompense di questa particolare causa hanno fatto nascere un progetto all’avanguardia che getta luce e più concretamente attenzione sulla nascita di un “film partecipato”, condiviso da chiunque abbia la voglia e il gusto di ricevere un pezzo di film, a cominciare dalla pagina Facebook dove si è lanciata una vera campagna social che invita tutti a postare foto divertenti, accompagnate dall’hashtag #faccedivanosky, sui loro divani con oggetti particolari, perché la foto che riceverà più like avrà diritto a due quote del film.
Ebbene sì, perché le quote sono in vendita con la possibilità di diventare produttori associati e basterà dunque comprarne una o più: sono circa 2000 per un massimo del 30 % del totale e valgono 50 euro l’una che darà diritto allo 0.015%. Il gioco non finisce qui. Sulla piattaforma di crowdfounding Produzioni dal Basso si potranno fare anche altri tipi di acquisto che sempre riguardano il set e che, forse, per gli aspiranti addetti ai lavori potrebbe essere di notevole interesse.
Se è vero che la professionalità non è in vendita, è altresì vitale riconoscere a questa figura (sia esso un attore, un regista, un videomaker, etc.) la dovuta dignità, cosa che Falsetta intenta bene nel suo piano, uno scambio equo ci dice, “aiutami a far nascere il film, ti insegnerò la mia arte”. Avendo lui avuto esperienze di insegnamento alla regia, propone in donazione un ruolo da attore a fronte di almeno due settimane di formazione, per scongiurare un po' tutte quelle scuole onerose che dopo tanta teoria non ti lasciano nulla. Inoltre, ci sono solo due posti per due allievi che vogliano fare della loro vita la professione di regista o videmaker (etc.), qualcuno che nella sostanza voglia prendersi la briga di conoscere il film dalla scrittura alla copia master, perché non si è mai sentito di qualcuno che trainato da sola passione sappia tutto di cinema senza mai essere stato su un set cinematografico.
Il riflettore è puntato sulla Vita, il nostro bene più prezioso
Divanosky Hotel, segue il filo delle radio libere Onde Road, con cui il regista Falsetta ha riscosso, secondo la critica, un meritato successo. E’ la storia di un ex pugile, interpretato con fare ironico da Elia Abbracciavento che, dopo aver conosciuto il successo, sprofonda in una crisi nera che lo cambia. Da uomo con il futuro tra le mani diventa un reietto e comincia a giocare d’azzardo non accorgendosi di quanto alla lunga possa diventare rischioso. Diventerà Divanosky perché la sua vita comincerà a ruotare tutta in un senso antiorario, sconosciuto all’uomo che era prima, intorno avrà solo un divano e una roulette russa. Un giorno vince al gioco un hotel che ha un segreto: il proprietario, entro quelle mura, diventerà immortale.
Per Divanosky così inizia una nuova vita, è come se infatti si venisse catapultati in due storie differenti, un film che Falsetta ci definisce come “commedia noir, che inizia come commedia e finisce come noir”. Nella vita di tutti noi accade sempre: siamo convinti di aver capito come andranno le cose e poi qualcosa ci sorprende, sovverte il significato. Allo stesso modo, Divanosky intraprenderà un’altra vita e con lui tutti gli altri personaggi, dapprima l’hotel sarà solo fonte di denaro, ma poi forse accadrà di nuovo qualcosa che rimescolerà ogni cosa, forse rifletterà finalmente su quanto sia disposto a giocarsi la propria vita. Tutti dubbi che lasciamo volutamente inesplorati.
Prossimo evento
Prossimamente Divanosky Hotel insieme ad Onde Road si incontreranno a Roma con il regista e lo staff per presentare i progetti al pubblico. Vi invitiamo a segnare la data del 22/06 in cui, per l’occasione, saranno presenti al Cinema Palazzo di San Lorenzo.