Un altro episodio che non fa certamente bene alla reputazione del Ministero dell'Istruzione italiano. Domani moltissimi maturandi italiani dovranno confrontarsi con la prima prova d'esame, quella d'italiano, e recentemente il sito del Ministero è stato consultato da tanti ragazzi.

A suscitare scalpore è stato il refuso, poi prontamente corretto, 'traccie prove scritte'. Tra la 'c' e la 'e' di tracce c'era la 'i'. Un errore grave anche per un bimbo delle elementari. Sul web, allora, è esploso il sarcasmo. Non è la prima volta che il Ministero viene alla ribalta per gli strafalcioni.

Errore corretto dal Miur

I maturandi italiani sono in ansia in queste ore perché domani dovranno sostenere la prima prova scritta, un momento importante della loro carriera studentesca. Il sito del Ministero è visionato da moltissime persone ultimamente, sia studenti che insegnanti. Nelle ultime ore, però, una parola ha sconcertato tutti: 'traccie'.

Un refuso inaccettabile, che fortunatamente è stato corretto rapidamente dal Miur. Questo si è giustificato addossando la responsabilità all'azienda di informatica che aggiorna la pagina web del sito dedicata agli esami di maturità. ''Si tratta di un errore di battitura, che naturalmente non doveva esserci'', ha spiegato il Ministero nel comunicato diffuso per spiegare le ragioni dello strafalcione.

La giustificazione, comunque, non ha scongiurato l'ironia del web. Tanti i commenti sardonici postati sui social. Un po' di ironia non guasta mai, specialmente in un momento di tensione come questo.

Valeria Fedeli, ministro senza laurea

L'errore delle ultime ore sul sito del Ministero dell'Istruzione alimenterà probabilmente le polemiche sulla preparazione e sulla carriera del ministro Valeria fedeli.

Quest'ultima, infatti, sarebbe riuscita a ricoprire l'importante incarico senza aver mai conseguito la laurea. A confermarlo era stata lei stessa, l'anno scorso: 'La laurea è una cosa a cui non ho mai pensato'.

Le critiche sul titolo accademico mai conseguito, comunque, non impensieriscono la ministra, fiera della sua posizione, ottenuta dopo tanti anni al sindacato.

Sarebbe stato proprio il sindacato a impedire alla Fedeli di ottenere la laurea. Le priorità della ministra, per molti anni, sono state gli incontri con gli operai, i convegni e i viaggi a Bruxelles. Forse qualcuno, in queste ore, ha pensato che a scrivere 'traccie' sul sito del Ministero sia stata proprio la Fedeli. Chissà?