Giovanissimo, determinato e pieno di sogni, Niccolò Moriconi in arte Ultimo è nato a Roma il 27 gennaio 1996. All’età di 8 anni ha iniziato a studiare presso il conservatorio musicale di Santa Cecilia a Roma, e da quel momento in poi la passione per la musica non l’ha mai più abbandonato. L’artista ha mosso i suoi primi passi scrivendo le sue prime canzoni all’età di 14 anni, fino a quando il suo stile non si è evoluto ed è divenuto un mix tra la musica cantautoriale italiana e quella hip hop. Nel 2016 Ultimo ha vinto il contest più importante per le band e solisti emergenti di musica hip hop italiana promosso dalla Honiro dalla quale ha ottenuto una collaborazione nel marzo del 2017 per la realizzazione del singolo intitolato “Chiave”.

Il 23 maggio 2017 ha pubblicato il singolo “Ovunque tu sia” e lo scorso 26 maggio ha aperto il concerto di Fabrizio Moro alla Palalottomatica di Roma. Dopo ci più di un mese di distanza dall’ultimo singolo, l’artista è uscito con un nuovo lavoro chiamato “Sogni appesi” e noi di Blasting News abbiamo colto l’occasione per intervistarlo. Ecco cosa ci ha raccontato.

L'intervista

- Ciao Niccolò, è davvero un piacere intervistarti. Recentemente, hai pubblicato il tuo nuovo singolo “Sogni appesi”. Ci puoi dire quali sono i sogni a cui fai riferimento? E cosa ti ha spinto a realizzare questo brano?

“La canzone si riferisce a tutti quei momenti che ognuno di noi ha passato almeno una volta o più volte nella vita.

I sogni appesi sono sogni che al momento non sono concreti e rimangono sospesi tra quello che sei ora e quello che vorresti essere. Ti ritrovi a dover fare i conti con la realtà e devi aver il coraggio di rincontrare te stesso fino al giorno in cui dovrai far pace con tutti “i demoni”, sorridere e avere la forza di ricominciare.

Comunque, questo pezzo parla di sconfitte e di fallimenti, ma allo stesso tempo lascia uno sbocco di speranza”.

-Sei molto giovane e già molto bravo a raccontare le tue esperienze e le tue sensazioni attraverso le tue canzoni. Quanto è difficile mettersi completamente a nudo?

“Sicuramente, mettersi a nudo è la cosa più difficile da fare però non bisogna vergognarsi di ciò che ti accade perché il bello della musica è che puoi essere sincero e raccontare di tutto molto di più che con un amico”.

-Hai qualche consiglio per chi vorrebbe iniziare ad intraprendere il tuo stesso percorso?

“A dire il vero, sono io che sto cercando consigli -ironizza- Quindi, figuriamoci sei io li posso dare a qualcuno!”

-Secondo te la poesia quanto ha a che fare con la musica? E tu ti reputi un poeta moderno?

“Io amo la poesia e secondo me il cantautore è molto più che un poeta perché unire la musica alle parole è molto più difficile che scrivere solamente poesie. Per me le canzoni sono una forma d’arte superiore rispetto agli altri tipi di forme d'arte perché esprimono qualcosa di unico. Forse, sono poco obiettivo ma il cantautore è un poeta che sa usare la musica come forma di espressione. Comunque, non mi reputo un poeta, sono solamente uno che scrive canzoni poi magari se non vengono capite non ci posso fare niente”.

- Ci potresti dare qualche rivelazione sui tuoi prossimi pezzi?

“Per adesso, sto cercando di capire come muovermi e quindi non so ancora che pezzi farò. Sono ancora in fase di programmazione”.