Il 1° luglio 2017 si è svolto, senza particolari incidenti e/o problemi, se non quelli derivanti da una concentrazione eccezionale di gente, il concerto da Guinnes dei Primati di Vasco Rossi: 220 mila spettatori paganti ad assistere alla performance di un unico artista: il Komandante.

Giovani e meno giovani - il Blasco riesce a unire svariate generazioni sotto la sua bandiera - sono rimasti accampati pacificamente per giorni fuori da Parco Ferrari, rinominato da Vasco “modena park” per ricordare la strofa di una delle sue più famose canzoni, Colpa d'Alfredo.

Si è parlato tanto sui giornali, sui social e in TV di questo felice evento di portata mondiale che ha fatto conoscere il lato positivo delle cose, l'efficacia di un'organizzazione studiata nei minimi dettagli, in un momento storico che mai come ora ci invita a evitare luoghi affollati. Il miracolo si compie, tutto fila liscio: la Tempesta Perfetta, come dirà lo stesso cantante all'indomani del suo concertone di tre ore. Un concerto dove la gente ha perso la voce, come è giusto che sia, cantando a squarciagola, e non la vita perché qualche estremista islamico ha deciso di farsi saltare in aria.

Le accuse degli estremisti cattolici

Nonostante tutto sia filato liscio, le polemiche arrivano inaspettatamente da parte di un blog cattolico La Fede Cattolica Cristiana dove il cantautore viene addirittura accusato di essere uno strumento di Satana.

L'articolo è stato poi ripreso su alcuni social, tra cui Facebook. Ecco, testuali, le parole dell'autrice dell'articolo, Annalisa Colzi: "Vasco Rossi, il cantante italiano più amato e venerato da migliaia di giovani. Da tanti anni sulla cresta dell’onda, Vasco Rossi, nella canzone Siamo solo noi dice: 'Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa, che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare, siamo solo noi, quelli che poi muoiono presto quelli che però è lo stesso, che non abbiamo più niente da dire dobbiamo solo vomitare'. Il Blasco non teme di iniettare il veleno del non senso della vita, tanto lui, come ha detto in una delle sue ultime canzoni dal titolo Manifesto futurista della nuova umanità non ha più fede e quindi per lui la cosa più semplice sarebbe quella di non essere mai nato. Ma oggi il mondo va così: se sei famoso puoi dire tutto quello che vuoi, tanto sarai osannato, ascoltato, imitato”.

Le precedenti polemiche tra Vasco e la Chiesa

Ma i battibecchi tra Vasco Rossi e alcuni ferventi cattolici, risalgono, in realtà, al 2011, quando, su un altro portale cattolico, Pontifex, Monsignor Odo Fusi Pecci, vescovo di Senigallia, aveva risposto al cantante circa alcune affermazioni di stampo laico da lui rilasciate al Corriere della Sera, con toni molto infervorati: "Certe affermazioni sono frutto del relativismo, in parte eretiche e sicuramente strumento di Satana che vuole allontanarci da Dio con ogni mezzo, anche il più insidioso".

Ma i fan non ci stanno, anche quelli cattolici insorgono con delicate ma decise risposte: "Io amo Dio e mi rattrista sentire da uomini di Dio che Vasco faccia i servigi di Satana" scrive, per esempio, R.P., su un gruppo anti satanista di Facebook. In un'epoca segnata da stragi del terrore e pericolosi estremismi islamici, forse si poteva far passare una giornata di musica e divertimento per quello che è stata, senza voler dare significati ambigui e negativi. L'estremismo, da qualunque fede provenga, non è mai stato positivo e crea odio.

Vasco ama provocare

Manco a farlo apposta, sulla Stampa di oggi, è apparsa un'intervista a Vasco Rossi in cui il cantante di Zocca dice di aver fatto "un nuovo patto col diavolo" e di avere in testa tanti progetti.

Un'intervista che non è passata inosservata agli occhi dei suoi detrattori cattolici, che l'hanno interpretata, nuovamente, come un segno del maligno. Insomma, la diatriba tra (alcuni) cattolici e il Blasco sembra che avrà ancora lunga vita...