"Partiamo per un viaggio in Europa..."

Così inizia l'inedito racconto del premio Nobel per Letteratura Ernest Hemingway. Ma non dobbiamo pensare all'Ernest Hemingway premio Nobel, autore di Addio alle Armi, Per chi Suona la Campana, Il vecchio e il Mare. Non ci siamo: il racconto ritrovato è scritto su un quadernetto che riporta la data 8 settembre 1909. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che quando Hemingway ha scritto la storia, aveva solo 10 anni! Un Hemingway bambino! Possiamo immaginarlo? Non ce n'è bisogno, eccolo: Hemingway Bambino [FOTO]

Il manoscritto ritrovato e poi (quasi) perduto

Ora veniamo ai fatti, in che modo il ritrovamento di questo inedito è collegato alla furia dell'uragano Irma?

Ebbene, se ci recassimo in Florida, (magari non subito visto il meteo da quelle parti), potremmo visitare la Casa-Museo di Hemingway con i suoi 54 gatti a sei dita che gironzolano in giardino. Proprio qui, all'interno di un vecchio archivio, c'era un piccolo quaderno che si riteneva fosse nient'altro che un oggetto scolastico, tutt'al più un diario in cui il piccolo scrittore annotava le sue esperienze, i suoi viaggi, come quello che inizia con "Partiamo per un Viaggio in Europa..."

Ma ecco che arriva la parte interessante: la docente di letteratura inglese nonché direttrice generale dell'Hemingway Letters Project Sandra Speiner, insieme al saggista Brewster Chamberlin, si accorgono che il piccolo Hemingway, a quella data, non aveva mai fatto viaggi in Europa.

Dunque quello nel quaderno non era un resoconto personale: ma una fiction! un racconto, una storia di immaginazione! La prima mai conosciuta dello scrittore. Ma è a questo punto che entra in scena l'uragano Irma.

I due studiosi decidono di tenere la loro scoperta all'oscuro di tutti, preferiscono fare le loro perizie in tranquillità prima di emanare l'avviso al mondo intero.

E così l'inedito se ne resta incustodito e sconosciuto in un vecchio archivio di una casa in Florida, a Key West, quando scatta l'allarme mal tempo: di lì a poco, un devastante uragano soprannominato Irma, seminerà distruzione e panico in tutta la città: strade inondate, case scoperchiate e rase al suolo.

La Speiner ha detto che in quel momento era veramente terrorizzata, forse in riferimento alla situazione generale, o forse in riferimento al preziosissimo documento che aveva da poco scoperto e che ora rischiava di prendere il largo insieme a mezza città.

Per sua fortuna (per nostra fortuna), la Casa- Museo di Hemingway è stata risparmiata dalla furia dell'uragano. Il racconto è salvo! E i due studiosi, dopo ciò che avevano rischiato, si sono decisi a rendere pubblico il loro ritrovamento.

Il racconto di che parla?

Non siamo curiosi di sapere di cosa tratti il primo racconto mai scritto da Hemingway? Un pochino, vero? Purtroppo non si sa molto, se non qualche informazione sbirciata a collo allungato.

Innanzitutto ci potremmo chiedere come scriveva a 10 anni il futuro Premio Nobel. Ebbene, male.

Il racconto conta 14 pagine segnate da una scrittura sbilenca e sporcata da molte cancellature. Ma chi siamo noi per giudicare? Senza contare che l'inglese di quel bambino di 10 anni è probabilmente migliore del nostro.

Tanto per dire.

Comunque sia, la storia narra le vicende di un protagonista che viaggia tra Scozia e Irlanda e che nel frattempo scrive lettere ai suoi parenti per informarli del viaggio. Ma l'attenzione che ha destato il taccuino, ha portato i due studiosi a scoprire un ulteriore breve brano in una sezione del quaderno, nel quale vengono narrate le vicende di un uomo morto che una volta all'anno esce dalla sua tomba e si reca a Ross Cs in Irlanda, nell'antico castello di Ross, per dare una festa notturna.

Non sono segnati dei voti ai margini del lavoro, dunque non sappiamo se Emingway avesse scritto per il suo piacere personale, o con l'intenzione di partecipare al noto concorso letterario per bambini proposto dal St. Nicholas Magazine.

Insomma, si ringrazia Irma per aver risparmiato questo prezioso manoscritto, anche se poteva conservare qualcosina in più.