Michelangelo Pistoletto non è un artista novellino appena uscito dall'accademia, è un professionista con una lunga ed importante carriera alle spalle. Questo dato, apparentemente inutile, in realtà è infinitamente significativo, visto che l'esposizione creata, in occasione della 57° edizione della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, deve reggere il confronto con un "padiglione" di incredibile bellezza e rilievo storico-artistico: la Basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia. All'imponenza dei muri e delle strutture dell'opera architettonica di Andrea Palladio, Michelangelo Pistoletto, protagonista contemporaneo dell'Arte internazionale, risponde con la grandezza del concetto, riflettendo sul domani a cui l'uomo va incontro e sulla necessità di cambiamento sociale che il futuro richiede.

"One and One makes Three"

La mostra, promossa dall'Associazione Arte Continua e curata da Lorenzo Fiaschi, propone una serie di opere dell'artista, prese da contesti differenti e da precedenti esposizioni. Questa scelta, combinata all'idea propria di Pistoletto per cui "La combinazione di due unità dà vita a una terza unità distinta e inedita (creazione)" è il motivo del titolo dell'esposizione: One and One makes Three.

Le differenze fra le persone, che ogni giorno troviamo nel mondo, devono essere accolte per dare un senso all'idea di umanità in questa società che con lo scorrere del tempo si globalizza sempre di più. Le divergenze etniche e religiose che spesso tendono a dividerci, vengono annullate totalmente dall'elemento che Pistoletto utilizza maggiormente: lo specchio.

Un oggetto che agisce indistintamente su tutti, indipendentemente dagli ideali spirituali e politici, è un elemento che deve far riflettere concentrando ogni questione sul significato vero della religione per ristabilire un equilibrio tra le parti.

Suspended Perimeter per la meditazione

L'opera Suspended Perimeter, tratta dalla mostra del 2002 chiamata Love Difference, consiste nell'istallazione di una serie di specchi sospesi che formano un perimetro circolare.

Questo spazio, diventa un perimetro sacro di meditazione spirituale dove gli specchi creano un effetto tra la realtà e l'illusione ottica che ci spinge a chiuderci in noi per riflettere interiormente.

L'istallazione, creata al centro della Basilica, non permettendo la visione dello spazio allo spettatore posto al centro del perimetro, toglie totalmente l'importanza alla bellezza dell'architettura palladiana facendo sì che ci si concentri sulla bellezza e sui messaggi importanti che riceviamo ogni giorno dalla vita.