Il 28 ottobre 2017, presso "L'Orto dei Libri", in Via Lincei 31, a Roma, sarà presentato il libro di Sonia Caporossi intitolato " Opus Metachronicum" (Corrimano Edizioni) che verrà letto sulle note avvolgenti della chitarra di Andrea Moriconi.
L'Opera Metacronica
Personaggi storici, protagonisti dei classici della letteratura internazionale, esponenti altisonanti dell'arte e della filosofia che intrecciano le loro identità letterarie e artistiche con vicende del tutto diverse da quelle narrate dei testi originali e che si inseriscono in contesti contemporanei e cronologicamente vicini ai giorni nostri.
Incontriamo ora Van Gogh, ora Oscar Wilde e Dorian Gray, poi ancora Gustave Flaubert e la sua Emma Bovary, poi ancora Proust, fino addirittura ad incontrare il tenebroso Jack Lo Squartatore. Un aggrovigliarsi metafisico di personalità intellettuali che diventano protagonisti di storie inimmaginabili, incostanti, in un continuo alternarsi tra senso e non-senso. Una sinergia di colta ed acuta raffinatezza che sfocia in pungente irriverenza, ma al contempo, uno specchio riflettente della misera condizione umana che si estrae da un più alto paradigma intellettuale e si eleva alla più corale narrazione anacronistica.
Un lavoro di raffinata eleganza stilistica e di profonda conoscenza letteraria, storica e artistica che implica uno studio attento e consapevole dei punti di forza, ma anche delle fragilità di ogni singolo personaggio nonché nella abile rielaborazione delle stesse in chiave postmoderna.
Accuratezza e precisione nei dettagli in un lavoro creato con attenzione chirurgica e preparazione impeccabile, di non facile lettura, ma che riesce ad attrarre per la ricchezza dei contenuti. Un patchwork multisfaccettato di eventi, colpi di scena, raccapriccianti retroscena e fatti inenarrabili per uno sviluppo imprevedibile dai mille risvolti.
Tra parole e suoni
Ad accompagnare la narrazione, un leggero sottofondo metallico e ligneo di chitarra, quasi ad accogliere ogni singolo momento del racconto e a trascinare l'ascoltatore verso quei "Metacronici" momenti dall'affascinante intreccio in un'atmosfera grottesca, ma allo stesso tempo evocativa. Note su note, parole dietro parole, non è difficile lasciarsi coinvolgere all'interno di quelle vicende che, tra realtà ed invenzione, diventano mondi paralleli che si intersecano nel punto più estremo della realtà imperscrutabile ed impercettibile: l'immaginazione.