Il bonus cultura riservato ai neo maggiorenni, è una speciale iniziativa messa in atto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministi e dal Ministero dei Beni delle attività Culturali e del Turismo, mossi dal fine ultimo di promuovere la cultura tra i giovani. L'erogazione del bonus di 500€ infatti, è vincolato a precisi acquisti o attività (l'accesso ai musei, cinema, mostre, acquisto di libri, dvd etc..) da effettuare presso gli esercenti, che hanno provveduto ad effettuare la registrazione sul portale dedicato. Tale iniziativa però non ha riscosso il successo sperato, a causa sia della complicata procedura d'iscrizione, che del disinteresse dei ragazzi.

18app è il vero problema del bonus cultura per i 18enni?

Quindi, i 500 € erogati con il bonus cultura pare proprio non aver migliorato la sensibilità dei ragazzi che, stando ai dati riportati dalla Presidenza del Consiglio, si sarebbero registrati sulla piattaforma in 230mila, contro i 572.437 neomaggiorenni totali. Dati allarmanti questi, che hanno portato chi di dovere ad analizzare al meglio la situazione, in modo da riuscire ad evidenziare la radice del problema, al momento imputabile anche alla piattaforma di registrazione stessa.

Per poter ottenere il bonus cultura di 500€ infatti, bisogna sostenere un iter di registrazione abbastanza lungo, articolato in diversi step:

  • Munirsi di un identità virtuale, che permetterà l'accesso a SPID: il Sistema Pubblico di Identità Digitale. È possibile ottenere le credenziale rivolgendosi a: Poste Italiane, la procedura è disponibile sia online che presso gli uffici; attivando una TIMid, tutte le informazioni sono presenti sul sito; o registrandosi sui portali Sielte e InfoCert.
  • Ottenute le credenziali bisognerà poi registrarsi sul sito 18app, e scaricare l'applicazione.

Una procedura di certo macchinosa, ma che non dovrebbe rappresentare un problema per i giovani di oggi, che avrebbero trovato il vero e proprio scoglio nella creazione di buoni virtuali.

Una volta effettuata la registrazione infatti, i 500€ del bonus cultura per i neo18enni potranno essere utilizzati tramite la creazioni di buoni virtuali, corrispondenti al prezzo del libro, cd, dvd, biglietto o quant'altro interessi. Una volta creato basterà salvarlo sullo smartphone e mostrarlo al negoziante, peccato che non se ne trovino.

Pochi rivenditori e atteggiamento sbagliato, causa del flop del bonus cultura per i 18enni?

I problemi riscontrati nell'utilizzo del sistema però, rappresenterebbero soltanto la punta di un iceberg più grande, fatto di assenza di rivenditori e atteggiamenti sbagliati. Stando a quanto dichiarato da Gian Marco Monfreda, portavoce della Rete degli Studenti Medi registrati all'app, l'assenza d'adesione all'iniziativa da parte dei negozianti, avrebbe giocato un ruolo fondamentale, stando ad un'infografica pubblicata dalla Stampa, sarebbero addirittura in 7.012, i comuni a non presentare nessun esercente convenzionato.

A tale problema, i ragazzi hanno risposto con la creazione di un vero e proprio mercato nero, che vede i buoni creati con i 500€ del bonus cultura venduti a metà prezzo sui social.

Ma, se da un lato l'iniziativa non ha aiutato i neo diciottenni ad avvicinarsi alla cultura, un po' per problemi tecnici e un po' per libera scelta, ha dall'altro evidenziato come il ruolo delle famiglie sia importante nella formazione dei ragazzi. La maggior parte di quelli che hanno utilizzato i buoni infatti, provengono da nuclei familiari che li hanno indirizzati verso la lettura, o attività come il teatro e la musica.