Bjorn Borg e John McEnroe, due icone della storia del tennis dal carattere completamente opposto: fuoco e ghiaccio come li definì la stampa dell’epoca. Una rivalità leggendaria che ora approda al Cinema: titolo ‘Borg McEnroe’. A portare la storia sul grande schermo è il regista danese Janus Metz Pedersen; distribuito da Lucky Red gli attori principali sono Shia LaBeouf (McEnroe) e Sverrir Gudnason (Borg), nel cast anche Stellan Skarsgard, Robert Emms e David Bamber. Al cinema dal 9 novembre 2017.

E’ già stato definito come uno dei migliori film sportivi di sempre: incisivo nello sviscerare nella psiche dei due protagonisti, come nella ricostruzione di quegli anni comprese le sequenze tennistiche.

C’è il duello inimitabile, assoluto, c’è quella battaglia che nello sport a volte diventa ‘epica’.

Trama Borg McEnroe

Una rivalità tra due campioni diversissimi, una storia di sport, e non solo di Tennis, tra le più appassionanti e avvincenti di tutti i tempi. Calmo e calcolatore lo svedese, esuberante e ribelle l’americano, famoso per le sue sfuriate rivolte ad arbitri e spettatori, ma era capace di prendersela anche con i piccioni. Dal gioco sontuoso e calibrato Borg (classe 1956), dai movimenti iper dinamici McEnroe (classe 1959). Uno mancino l’altro destro, uno attaccante l’altro difensore, estro e follia l’americano dai capelli crespi, macchina perfetta lo svedese dai lunghi capelli.

La battaglia tra questi due campioni è andata oltre il campo da tennis entrando nell’immaginario collettivo anche di chi era lontano da questa disciplina sportiva.

Apice della storia la finale di Wimbledon del 5 luglio 1980, quella raccontata nel film di Pedersen. Quel giorno il tennis ha raggiunto un picco di popolarità che sarebbe stato difficile raggiungere in seguito: ‘Borg McEnroe’ è anche il commovente ricordo di quel passato periodo d’oro.

Bjorn Borg-John McEnroe, così diversi e così simili

I due duellanti si sono sfidati per 14 volte in un periodo compreso tra 1978 e il 1981, con un bilancio in equilibrio perfetto: 7 vittorie a testa. Il primo confronto risale al 1978, quando Borg era già un tennista affermato e l’americano ancora un semi sconosciuto: si giocò a Stoccolma e McEnroe fece capire di che pasta era fatto vincendo quella prima sfida.

Due anni più tardi la mitica finale di Wimbledon: la vinse Borg a conclusione di cinque tiratissimi set, portandosi a casa per quinta volta consecutiva il prestigioso trofeo. Qualche mese più tardi i due si confrontarono per l’ultima volta, a New York per gli US Open: vinse McEnroe e Borg capì che il suo ciclo era finito; si ritirò non ancora 27enne sconvolgendo il mondo del tennis a tal punto che persino lo stesso McEnroe provò inutilmente a convincerlo di rimanere.

Così diversi e così simili: Borg era infatti uno sfasciaracchette non meno dell’americano, i due si stimavano. In seguito lo svedese tentò il suicidio e si ritrovò vicino al crac finanziario; la valvola di sicurezza era saltata: il ghiaccio era diventato fuoco.