C'è una piccola "Medici senza frontiere" napoletana, la Gma (Gruppo missione Alem), che da circa vent'anni fa progetti per i bambini etiopi in una delle terre alla Fine del Mondo. Martedì 12 dicembre alle ore 19.30 nella Chiesa luterana di Napoli - Via Carlo Poerio, 5 - ci sarà "Concerto di Natale per l'Africa" con la partecipazione del Coro femminile della Comunità luterana, diretto di Carlo Forni. Il ricavato della serata sarà devoluto per la scuola dei figli delle detenute del carcere femminile di Shashamene in etiopia. Ne parliamo con Marisa Porzio, il medico napoletano che da anni collabora con l'associazione partenopea laica, non confessionale, ed al di fuori dei circuiti mediatici.

"Sono tornata dall'Africa pochi giorni insieme a Peppe, Giacomo ed Emanuele, la nostra piccola task-force di medici napoletani che concretizzano con l'aiuto dei cittadini della nostra città solidale progetti per i bambini africani che si trovano in una condizione di abbandono a causa delle conseguenze della guerra e della desertificazione selvaggia".

Le donazioni ed il volontariato unico sostegno

"Il concerto di beneficenza di martedì servirà a portare avanti il progetto per dare ai bambini di Asella una scuola all'interno del penitenziario femminile. Sono bambini di 8, 9 a volte anche di 11 anni che non hanno avuto mai alcun tipo di scolarizzaione ed alla mia domanda, 'da quanto tempo siete qui con le vostre mamme in carcere?' , mi hanno risposto, 'non lo so' ".

La Gma, oltre al progetto del carcere femminile che è a buon punto perché hanno già banchi, lavagne ed altro materiale ed anche una maestra in loco che si occupa dei bambini - mancano i soldi per la luce, etc... - ha anche in adozione a distanza 400 bambini e due Case Famiglia dove 27 altri bambini che non hanno i genitori perché malati di Aids ed altro, sono mantenuti e scolarizzati fino all'età in cui diventeranno autosufficienti con il lavoro.

Ma il vero problema lì è la mancanza d'acqua e c'è bisogno della costruzione di serbatoi. In questo luogo dove si possono toccare con mano i risultati della selvaggia globalizzazione e della decolonizzazione, manca in realtà tutto e bisogna partire dalla formazione e dalla materialità elementare. L'associazione si mantiene solo con i contributi dei volontari e dei donatori: con pochi euro in Etiopia di fa tanto per la vita di persone dimenticate dai grandi circuiti economici. Per donazioni e contatti: 0818043778; gmanapoli@gmail.com.