Un investigatore è alle prese con una situazione tragicamente e profondamente personale: non gli resta molto da vivere. L’uomo si guarda in giro, soppesa la sua vita e ne deduce che il suo tempo è agli sgoccioli. Lui è lì. È in attesa. Ogni giorno che passa gli si para di fronte accompagnato da un punto interrogativo. Insomma, è costretto a chiedersi quale significato possa ancora avere, quella sua esistenza ormai priva di orizzonti. La risposta gliela darà la società. Più precisamente, quella porzione costituita da individui frequentati, a diverso titolo, durante la sua carriera professionale.

E umana. Al detective si presenta un caso eccezionalmente intrigante. Alla fine capisce che ha un’ultima missione da compiere: risolvere un mistero.

La trama del thriller

“L’uomo del labirinto” (Longanesi, pp. 400) sarà reperibile il 4 dicembre 2017. La storia ruota intorno a un mal capito scorrere del tempo. Infatti, la figura femminile – vittima di un rapimento – che Donato Carrisi, l’autore, immette nelle pagine del libro è convinta che la sua disavventura sia avvenuta solo alcuni mesi prima. La realtà, invece e drammaticamente, è che il suo status di prigioniera è durato per quindici lunghi anni. Il fatto è che, per difesa psichica, la ragazza ha messo in atto una negazione temporale. In sostanza, una sofferenza di alcuni mesi è sicuramente, per la mente, più accettabile di una durata tanti anni.

I personaggi

Stante così le cose, se nella psiche di Samantha Andretti si è manifestata una potente negazione della realtà, la prima indagine sarà di marca psicologica. Carrisi affida questa tipologia di ricerca alla figura del dottor Green, di mestiere profiler. Lo studioso si rende conto che molti indizi che potrebbero condurre all’arresto del carceriere della tredicenne – riemersa improvvisamente dall’oscurità che, anni prima, l’aveva ingoiata – almeno in quel frangente, sono mimetizzati nel mondo interno della vittima.

Quindi, il suo compito è cercare dentro i ricordi della piccola Sam. Ma, alla storia della vittima sconvolta, ferita e ricoverata in una stanza d’ospedale, lo scrittore e come anticipato, non prescrive un unico indagatore. Alla ricerca di “L’uomo del labirinto”il carceriere – contribuisce fortemente un altro personaggio.

Ovvero, l’investigatore privato Bruno Genko. È lui il responsabile dell’indagine che si muove nella realtà fenomenica. Anni prima aveva lasciato in sospeso il caso. Ora è tempo di, con l’aiuto di Green, risolverlo.