Nathan Feuerstein, aka NF, etichettato come l'erede "cristiano" di Eminem, in Italia non è ancora troppo conosciuto, eppure conta in tutto il mondo milioni e milioni di streams, altrettante views su YouTube e innumerevoli followers sui social.

A 12 anni Nathan capisce che non ha scampo: sarà la musica a indicargli la strada da seguire nella vita. A quel punto inizia a scrivere, a creare un flow estremamente tecnico e precoce, a 19 anni pubblica il suo album di esordio "Moments". Vince premi (come il Dove Award 2017 per la canzone registrata rap/hip hop dell'anno, conquistato con il brano "Oh Lord"), conta collaborazioni importanti, pubblica altri album, ma il vero exploit arriva con l'ultimo lavoro "Perception".

Ma cos'ha di così speciale questo artista del Michigan classe 1991, di recente ai primi posti delle classifiche musicali USA per settimane?

Perception, l'album da record

Già dal primo ascolto dell'ultimo album di NF si percepisce un sound armonico, glorioso e arrabbiato, creato da un ragazzo malinconico che crede profondamente e sinceramente in quello che fa, ma soprattutto crede che quello che fa lo aiuterà ad affrontare qualsiasi cosa nella vita.

NF usa in modo esplicito la musica come terapia del dolore, per superare traumi come il divorzio dei genitori da piccolissimo, la successiva morte della madre per overdose e gli abusi ricevuti dal patrigno: probabilmente è proprio questo che lo ha avvicinato a milioni di fan, che nei suoi versi si ritrovano, poi si perdono e, infine, si ritrovano ancora.

Non è un caso che la copertina dell'album lo ritragga chiuso in una cella mentre stringe delle chiavi: l'immagine evoca il modo in cui ognuno di noi non riesce a trovare il modo di uscire dalla propria "prigione", pur avendone i mezzi.

NF, non chiamatelo 'rapper cristiano'

Certo può sembrare strano che un rapper, che nell'immaginario collettivo è cattivo e feroce, sia in realtà un ragazzo semplice e un cristiano devoto, eppure è così: Nathan ha una fede innata, però ne parla poco, preferisce considerarla una cosa intima, una mano che lo ha aiutato ad andare oltre i momenti davvero brutti.

Ai suoi fan questa visione "privata" della religione sembra piacere molto, così come la sua faccia pulita: a guardarlo sembra il compagno di classe ideale, ma, nonostante l'apparente semplicità, ha dei gusti complessi. Ama il cinema di Nolan, si veste quasi sempre di nero, predilige il contatto con il pubblico dei live e prova costantemente ad essere padrone di se stesso e a controllare le sue ansie.

Proprio ieri è cominciato il suo tour (per la maggior parte delle date già sold out) che abbraccerà tutte le principali città americane ed europee. Il 23 aprile sarà a Milano, nel frattempo è il caso di dire "GO NF; GO!".