Nell'immaginario collettivo del pubblico del rap italiano i Club Dogo rappresentano sicuramente una delle realtà più iconiche e rappresentative, nonché stimate e idolatrate, sicuramente a livello di gruppo, ma anche e soprattutto se si prendono in considerazione i tre membri della formazione separatamente.

Jake La Furia, Don Joe e Guè Pequeno sono infatti tre colonne portanti della doppia H italiana, universalmente riconosciute – o quasi, visto che quando si parla di rap, ma ancor di più di cultura hip hop in Italia, è praticamente impossibile mettere d'accordo tutti – come tre monumenti, tre pezzi di storia, di cui qualunque vero appassionato non può non conoscere la discografia, almeno per quanto riguarda i capitoli e gli episodi più significativi della loro fortunata carriera, iniziata due decenni fa.

Club Dogo vuol dire innovazione

L'innovazione stilistica apportata dai Club Dogo, soprattutto nei primissimi anni del nuovo millennio, è spesso argomento di discussione nel cosiddetto rap-web, il luogo virtuale dove quotidianamente gli appassionati si scambiano pensieri, critiche e opinioni, relativamente a quello che è attualmente il genere musicale più ascoltato dalle nuove generazioni.

I Club Dogo – ed in maniera particolare l'album 'Mi Fist' – vengono spesso citati come esempio di innovazione stilistica nel rap all'italiana, simboli, assieme a Fabri Fibra, Marracash e pochi altri, della svolta che ha sconvolto il panorama hip hop nei cosiddetti 'anni zero' (2000 - 2010) – periodo nel quale il rap italiano stava attraversando una fase di decadenza e apatia, dopo i fasti della cosiddetta golden age degli anni '90 – gettando le basi per quella che sarebbe stata poi la vera e propria esplosione mainstream del genere negli anni seguenti, soprattutto dal 2012 in poi.

Hanno cambiato il rap italiano irreversibilmente

In una recente intervista concessa a Max Brigante per Hip Hop Tv – durante la quale ha parlato anche di Gemitaiz e MadMan canesecco è tornato a sottolineare l'importanza dell'innovazione stilistica che il rap dei Club Dogo ha portato in tutto il panorama, grazie ad uno stile, degli argomenti, un immaginario e soprattutto un'attitudine street, che sostanzialmente mancavano al rap italiano, all'epoca ancora molto legato, e per certi versi confinato, nel mondo delle posse e dei centri sociali.

Di seguito le parole di CaneSecco:

'I Dogo, anche poi da solisti, hanno proprio rivoluzionato tutto. Quello che hanno dato, a me e a tutti, a livello tecnico non si discute, erano anni che rappavamo in Italia, ma facevamo di testi un po' così, erano tipo dei temi di scuola. Loro invece hanno portato proprio il rap sul pezzo: ogni rima aveva un triplo significato, una citazione, un riferimento. Da lì in poi hanno cambiato il rap italiano irreversibilmente.'