Lo straordinario Marcello Fonte regala una serata indimenticabile al Cinema italiano, vincendo il premio per la miglior interpretazione maschile in Dogman di Matteo Garrone.
L'altro grande riconoscimento va ad Alice Rohrwacher, vincitrice del premio per la miglior sceneggiatura per Lazzaro Felice, a pari merito con Nader Saeivar sceneggiatore del film iraniano Three Faces di Jafar Panahi.
La Palma d'oro è andata a Hirokazu Kore-Eda, regista giapponese che ha vinto con il film Shoplifters, tra i più apprezzati di questa edizione del Festival di Cannes.
Kore-Eda ha conquistato il prestigioso riconoscimento per aver raccontato una storia intensa e delicata allo stesso tempo, con protagonista una famiglia anticonvenzionale che il regista giapponese ha ritratto con grande sensibilità.
La dedica di Fonte
'Matteo è unico, certo probabilmente nei suoi film c'è un po' di Pasolini, ma lui è lui. Per me Matteo è come un allenatore che conosce i suoi giocatori e sa come farli giocare'. Queste le parole con cui Marcello Fonte descrive Matteo Garrone, tra timidezza e imbarazzo, dopo il suo trionfo come miglior attore al 71esimo Festival di Cannes.
Lo stesso Fonte racconta che quando è salito sul palco era molto emozionato e ha aspettato prima di prendere in mano il premio, perché, racconta, voleva godersi quel momento. 'Ho impiegato un po' a prendere il premio perché pensavo che non mi sarebbe più capitato e volevo vivere questo momento il più a lungo possibile', confessa.
Così come era successo durante la premiazione, torna poi a ripercorrere il ricordo che hanno suscitato in lui tutti quegli applausi.
'Quando ero piccolo mi sentivo non accettato dagli altri, ero molto solo. Eravamo poveri, vivevamo in una baracca in mezzo ad una discarica. Quando sentivo il rumore della pioggia chiudevo gli occhi e immaginavo che quel suono fossero applausi. Ora gli applausi di questa meravigliosa serata sono anche per la mia famiglia e per mio padre che ha fatto tanti sacrifici per farmi crescere', racconta.
Garrone: Benigni era stata la mia prima scelta
'Assistere alla scena di Roberto Benigni che consegna il premio a Marcello Fonte è stata per me una duplice emozione', spiega in un'intervista Matteo Garrone, regista di Dogman, appena finita la premiazione. Poi rivela un particolare inedito.
'Dodici anni fa - racconta - terminata la prima versione del film che si intitolava L'amico dell'uomo, sono andato da Benigni per proporgli la parte del protagonista.
Per me lui era perfetto come interprete, ma non accettò. Dopo dodici anni proprio Roberto Benigni ha consegnato il premio a Marcello, quasi un segno del destino. Avevo in mente l'idea di un protagonista che avesse anche una vena comica - continua Garrone - così ho scelto Marcello, che nel film per me ricorda Buster Keaton in chiave moderna. E' stata la scelta giusta'.
Marcello Fonte non si ritrova molto con questa vena comica che Garrone gli attribuisce e dice di sentirsi un attore molto drammatico e per nulla comico.
A congratularsi con i vincitori anche il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Nel suo messaggio Franceschini definisce i riconoscimenti ottenuti a Cannes un grandissimo successo per il cinema italiano e la dimostrazione che è vivo e apprezzato in tutto il mondo.