L'appuntamento con il Salone Internazionale del Libro di Torino si rinnova ogni anno a maggio nei padiglioni del Lingotto Fiere, trasformato nel 1985 da Renzo Piano in un centro espositivo, congressuale e commerciale. Il Salone Internazionale è realizzato per l'edizione 2018 dalla Fondazione Circolo dei lettori e dalla Fondazione per la Cultura Torino. Si può dire che il Salone Internazionale del Libro di Torino è al tempo stesso la più grande libreria italiana del mondo, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento internazionale per gli operatori professionali del libro e un importante progetto di educazione dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori.

L'edizione di quest'anno del Salone Internazionale del Libro, che si terrà dal 10 al 14 maggio, avrà un programma denso, pieno di significato e prospettive. A partire dal titolo "Un giorno, tutto questo" e dalle cinque domande che sviluppa, l'esposizione ha uno sguardo rivolto avanti verso le idee che conducono al futuro, lasciandosi alle spalle anche la rottura dell'anno passato. Un Salone che guarda al domani con unità e concordia, come sottolineato dalla partecipazione delle istituzioni più che ottimiste e solidali alla manifestazione. Una sinergia confermata dagli interventi di Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte: "Il Salone guarda al cambiamento della città, al di sopra dei partiti, e sarà tenuto insieme come sempre dalla fiducia.

Vogliamo mantenerci su due binari, quello della cultura e quello in coerente dialogo con il mercato". E Chiara Appendino che ricorda: "Le istituzioni cambiano, ma resta il valore di un grande laboratorio di contenuti che ha una storia e deve avere un futuro".

Temi e ospiti

Programma ricco quindi, anche a partire dalle tematiche, dalla letteratura all'arte alla filosofia, e dagli ospiti che le affronteranno.

Le menti brillanti di intellettuali come il premio Nobel per la letteratura Herta Müller, Marilynne Robinson, Giuseppe Tornatore e Michelangelo Pistoletto. Quest'ultimo autore presenterà il suo nuovo libro "Omniteismo e demopraxia". L'artista, alla ricerca di una visione oggettiva di se stesso e quindi di ognuno di noi, crea un sistema di pensiero secondo cui l'uomo è in grado di liberarsi attraverso la creazione di opere d'arte.

Lo strumento-arte diventa democrazia, dibattito politico in un fuace riflesso allo specchio. Grandi scrittori internazionali come Eduard Limov, intellettuale dissidente che dopo 23 anni può nuovamente uscire dalla Russia, e Javier Cercas che durante la lectio magistralis inaugurale e in altri incontri, parlerà dell'Europa, della sua importanza storica e politica e del clima di pace che essa mantiene. Tra gli altri Carlo Bertelli e Michele Coppola, curatori della mostra alla Venaria Reale "Quando la fragilità diventa bellezza", che la presenteranno anche in occasione della XVIII edizione di Restituzioni. La mostra si offre di restituire, al loro stato originale e poi al pubblico, i venti pezzi restaurati della collezione.

E ancora i grandi editori, gli artisti indipendenti ed esordienti, tra cui i finalisti del Premio Strega, e un importante spazio dedicato al fumetto con Zerocalcare. L'inaugurazione dell'edizione 2018 cadrà non a caso mercoledì 9 maggio, giorno che vede la scomparsa di due importanti e controverse figure, quelle di Giuseppe Impastato e di Aldo Moro. Proprio a lui, nel quarantesimo anniversario della sua morte, è dedicato un reading di Fabrizio Gifuni durante la serata di apertura alle Officine Grandi Riparazioni. Il Salone del Libro però non è solo Lingotto. Prenderà infatti il via la programmazione del Salone off, che porterà la sua Festa Mobile, coordinata da Giuseppe Culicchia, in giro per tutta Italia.