Durante un recente incontro con la stampa, voluto per presentare il suo nuovo album, Achille Lauro ha rilasciato alcune dichiarazioni, relativamente alle particolarità del suo personalissimo metodo creativo, che stanno già riempiendo le cronache del Rap-web, suscitando scalpore, ma anche e soprattutto ilarità.

Il microdosing

"Io scrivo solo ed esclusivamente sotto l'effetto di stupefacenti" ha spiegato Achille Lauro durante la conferenza stampa di presentazione di 'Pour L'Amour', il suo ultimo disco, suscitando le risate dei presenti in sala stampa.

L'autore di 'Dio c'è' ha poi raccontato di aver testato assieme ai suoi collaboratori, durante le lavorazioni del disco, delle modalità di assunzione degli stupefacenti estremamente congeniali, secondo il suo punto di vista, per favorire la creatività, che ha definito come 'microdosing'.

Si tratta di una somministrazione costante di droghe, consumate però in piccole dosi, in modo tale da poter rimanere costantemente sballati – e quindi ispirati – senza però perdere mai voglia di fare e lucidità. "La droga è assolutamente fondamentale per la nostra creatività, oltre che per la nostra ispirazione musicale", ha dichiarato l'autore di 'Ragazzi Madre'.

10 Kg di marijuana in due mesi

Precedentemente, sempre durante la conferenza stampa, l'artista aveva raccontato alcuni dettagli sul periodo della lavorazione del disco, particolari abbastanza emblematici per comprendere quanto effettivamente Lauro De Marinis – questo il vero nome di Achille Lauro – sia convinto della validità dei suoi metodi alternativi per stimolare la creatività, metodi che fino ad ora gli hanno permesso di rimanere sempre sulla cresta dell'onda.

Queste le sue parole: "Pour L'Amour è stato ideato e realizzato con modalità abbastanza inusuali abbiamo preso in affitto una villa e ci siamo recati lì in quindici 15, rimanendoci per due mesi. [...] Avevamo una scorta di 10 chili di erba, mi arrampicavo sugli alberi a piedi scalzi e mangiavo solo frutta, è stato difficile tornare alla vita normale."

Samba-Trap

Fatta eccezione per la capacità di far ridere e spiazzare, oggi Achille Lauro è un artista molto diverso dal grezzo street rapper che anni fa shoccava l'Italia raccontando storie di droga, spaccio, rapine, sangue e malavita, si è trasformato nel ben più raffinato esponente di un genere musicale che fai solo lui – o meglio, lui e Boss Doms, il suo fidato producer di riferimento – un genere che non ha neanche un vero e proprio nome.

'Samba -Trap' lo chiamano i più, ma anche questa definizione è riduttiva, perché nella musica che i due artisti romani – in rampa di lancio con il nuovo album 'Pour L'Amour' – stanno proponendo, c'è anche tanto altro: elettronica, pop, ma anche tante similitudini con il cantautorato italiano recente, almeno dal punto di vista dei testi.