"Sono il più forte con le rime. Non c’è gara." Non è la prima volta che lowlow si proclama il numero uno, le dichiarazioni di superiorità lirica nei confronti dei colleghi hanno infatti accompagnato la carriera del rapper romano classe 1993 sin dagli albori.

Questa volta però c'è qualcosa in più, perché i colleghi ai quali fa riferimento l'autore de 'Il Bambino Soldato' non sono i suoi coetanei, nati agli inizi degli anni novanta, oppure i tanti rapper già famosissimi pur essendo ancor più giovani di lui, ma i membri della serie A del Rap game, i veterani, i grandi – in tutti i sensi – del rap italiano.

lowlow: la scena mi teme

L'ultimo atto dell'ormai sconfinata lista di dichiarazioni di supremazia artistica di lowlow è arrivato nei giorni scorsi, nell'ambito di un'intervista concessa ad Optima Magazine, durante la quale il rapper si è trovato a dover rispondere ad una domanda sicuramente non facile, mossa dall'intervistatrice, che ha chiesto all'autore di 'Metriche', di spiegare come mai, secondo il suo punto di vista, molti rapper giovani, sono già stati chiamati dai veterani del rap italiano per collaborare nei loro dischi, cosa che invece a lowlow non è successa.

Queste le parole dell'intervistatrice: "Nel corso della presentazione del tuo album 'Il Bambino Soldato' hai detto una cosa: 'la scena mi teme'.

Quasi tutti i nuovi rapper sono finiti nei dischi dei veterani. Perché a lowlow non è successo?

Lapidaria la risposta dell'artista: "Perché io sono il più forte con le rime. Non c’è gara. Ed è molto difficile che altre persone con un ego grande come il mio possano concedermi questo titolo. Anche se è evidente agli occhi di tutti.'

In buona sostanza, il rapper, attualmente sotto contratto con la Sugar di Caterina Caselli, ha confermato la frase citata dall'intervistatrice: è convinto che la scena lo tema.

Un discorso di velocità mentale

Successivamente lowlow, ha comunque voluto spendere belle per parole per il rap italiano, dichiarando a chiare lettere di averlo letteralmente studiato, e di aver per il genere, oltre che per alcune figure cardine di tutto il movimento, un grande rispetto.

In un' altra intervista, della quale trovate di seguito la versione video – concessa questa volta per Adnkronos – il rapper ha rimarcato e precisato il suo pensiero, queste le sue parole:

"Credo che ho ancora tanto da migliorare come artista, ma se parliamo di rap, di che cosa stiamo parlando ?

E' chiaro che sono il più bravo. Ero il più bravo quando avevo 18 anni, e adesso sono ancora più bravo. Faccio meno fatica degli altri, è un discorso di velocità mentale. [...] Scrivo in meno tempo, scrivo meglio, sono più bravo."