E' stata presentata presso la Casina Pompeiana (archivio storico della canzone partenopea) a Napoli la nuova Enciclopedia della Canzone Napoletana (Edizioni LFA Publisher), solo la terza pubblicata al mondo e scritta da un giovane di soli 24 anni; Giovanni Battista. Ed è proprio la giovanissima età del suo autore che nel capoluogo campano sta destando curiosità ed interesse.

Di cosa parla l'enciclopedia.

L'opera raccoglie tutti i brani editati dal 1200 in tre volumi. I primi due, in ordine cronologico, il terzo in ordine alfabetico. Come detto si parte dal lontano 1200 quando l'autore narra dei canti delle lavandaie del Vomero (zona collinare di Napoli n.d.r.) che stendendo il bucato al sole si dilettavano a cantare e da quel momento sagaci editori hanno trasformato canti popolari in veri e propri successi planetari.

I tre volumi, inoltre, sono corredati da aneddoti e foto d'epoca in una ricerca capillare dell'autore che ha speso, tra ricerca e studi, gran parte della sua adolescenza e gioventù, considerando appunto che lo stesso, come detto, ha solo 24 anni, ma la passione tramandatagli dal nonno e dallo zio ha fatto sì che questo ragazzo si dedicasse anima e corpo alla ricerca spasmodica di notizie e foto per documentare al meglio quella che è una vera è propria chicca per gli amanti della canzone napoletana sparsi nel mondo.

Tre volumi, tre prefatori di eccezione.

Pubblicare un libro già è molto complesso, pubblicare una enciclopedia è addirittura quasi utopia, ma l'editore della 'LFA Publisher', giovane casa editrice senza contributo napoletana, ha creduto fortemente in quest'opera che però sul piano commerciale andava rafforzata perciò ha chiesto a tre grandi esponenti della canzone non solo napoletana di supportare la stessa con una bella introduzione e tre famosissimi artisti si sono prestati a ciò.

Nel primo volume v'è stata la prefazione di Lino Vairetti storico leader del gruppo progressive rock degli Osanna, il secondo volume con la prefazione di Antonio Buonomo, poliedrico cantante ed attore partenopeo, premiato col cast di Ammore e Malavita agli ultimi David di Donatello e dulcis in fundo l'ultimo volume, quello in ordine cronologico con la prefazione dell'immenso Peppino di Capri.

Insomma un grandissimo sforzo editoriale che vuole dare voce alla canzone italiana per eccellenza nel mondo; quella napoletana.

La Presentazione.

La kermesse, come detto in apertura, s'è svolta alla Casina Pompeiana di Napoli, luogo cult per eccellenza della musica napoletana. Alla presenza di un numerosissimo pubblico, la stessa è stata aperta dal responsabile della Rai per l'archivio video-storico Gino Aveta e poi è stata moderata in maniera impeccabile dalla giovane giornalista casertana Sara Cerreto che con una sfilza di domande mirate all'autore ha sviscerato in lungo e largo l'Enciclopedia che resta, secondo noi, una pietra miliare nella editoria del settore, in quanto la canzone napoletana è patrimonio dell'umanità ed è giusto che anche un'opera letteraria tenga desta l'attenzione su qualcosa che il tempo e la storia hanno reso mitica.