Ha una vocazione per il road movie ed il genere biografico. Nick Hamm è il regista nordirlandese che ha raccontato in "The Journey", presentato a Venezia 73, gli antefatti poco conosciuti ma accaduti nel viaggio in macchina fra i due acerrimi nemici politici firmatari dello storico accordo che, nel 2006, ha posto fine alla sanguinosa guerra civile nell'Ulster. Alla sua regia si deve anche l'umanità, l'acume, l'ironia, di "Killing Bono" del 2011, un affondo negli anni Ottanta che narra il sogno spasmodico dei due fratelli McCormick di divenire star del rock, infranto per la loro stessa arroganza mentre sorgeva l'astro di Paul David Hawson, il futuro Bono vox degli U2.

Vincitore di numerosi Bafta, il premio assegnato dalla British Academy Film Awards considerato da alcuni l'equivalente britannico dei Premi Oscar, Hamm giunge a Venezia 75 con "Driven", selezionato come film di chiusura, fuori concorso, e che sarà proiettato in prima mondiale nella Sala Grande del Palazzo del Cinema l'8 settembre.

Seguirà la cerimonia di premiazione: il regista ha già dichiarato di essere felice di partecipare nuovamente, dopo due anni, ad un'avventura sconvolgente e straordinaria come quella della Mostra del Cinema di Venezia, con un pubblico entusiasmante e molto attento.

La storia di Driven

C'era una volta nel 1975 la "De Lorean Motor Company", società produttrice del modello di auto sportiva divenuto celebre per essere stato prescelto da Robert Zemeckis come prototipo di macchina del tempo nella sua trilogia cinematografica "Ritorno al Futuro".

L'enorme fortuna della De Lorean finì, però, in bancarotta nel giro di una decina d'anni ed è rivolto a questi fatti veri l'occhio beffardo di Hamm che, con una comicità molto affilata e, sullo sfondo della California ruggente dei primi anni Ottanta, ricostruisce l'amicizia fra il fondatore della Compagnia, John De Lorean, e l'ex detenuto diventato informatore della Fbi, Jim Hoffman.

Una vicenda fatta di genialità, lungimiranza, abbagli e paurosi tracolli, quella a cui daranno vita i due protagonisti del film, Lee Pace, già interprete principale in "I guardiani della galassia" e "Lo Hobbit" e Jason Sudeikis che si è distinto in "Downsizing". Lo sceneggiatore è Colin Bateman, lo stesso di "The Journey", per una pellicola ricca di sfumature e di tensione psicologica riferita a traguardi che giungono al capolinea mentre si lotta per il mantenimento degli obiettivi.

Una regia ben calibrata, quella di Nick Hamm, che ha diviso la sua carriera anche fra teatro e televisione ed ha iniziato il suo percorso di direzione cinematografica alla Royal Shakespeare Company.