Tutti ricordano i film più famosi di cui Audrey Hepburn fu protagonista. Uno su tutti: "Colazione da Tiffany". E in molti ricordano anche il suo impegno come ambasciatrice dell'Unicef, che ha portato avanti fino alla sua morte. Pochi, invece, sanno che la Hepburn fu duramente colpita dalle persecuzioni naziste, e che si impegnò attivamente nella Resistenza. Tutto questo ora viene svelato in un libro di prossima pubblicazione: “Dutch Girl: Audrey Hepburn and World War II".

La storia di Audrey Hepburn oltre il palcoscenico

Anticipazioni sul libro “Dutch Girl: Audrey Hepburn and World War II" scritto da Robert Matzen sono stata pubblicate dal New York Post, che ha anche pubblicato alcuni brani in anteprima.

Matzen ha raccolto una serie di informazioni da persone che sono state vicine alla Hepburn negli anni della Seconda Guerra Mondiale, la cui brutalità l'attrice dovette sperimentare sulla sua pelle. Nata nel 1929 in Belgio, la Hepburn si era poi trasferita in Inghilterra dove aveva lavorato come ballerina. Sua madre però volle che tornasse nei Paesi Bassi allo scoppio della guerra, sperando che l'Olanda sarebbe sfuggita alla morsa del nazismo. Ma si sbagliava. Una terribile carestia colpì il Paese, e anche Audrey ne subì le conseguenze, ammalandosi.

Sconvolta dalla morte dello zio Otto

Ciò che più segnò la giovane Audrey fu la morte di suo zio, il conte Otto van Limburg Stirum, per mano dei nazisti che lo avevano rinchiuso in carcere.

L'uomo lasciò le sue memorie in un diario scritto proprio tra le mura della prigione, le cui pagine sono incluse nel libro di Matzen. Ciò che lo scritto rivela è che la Hepburn non solo donò i proventi del suo lavoro di ballerina alla Resistenza olandese, cosa che era già nota, ma che si impegnò attivamente nel gruppo.

Audrey Hepburn, una diva con molte ombre

La prefazione del libro è stata scritta dal figlio di Audrey Hepburn, Luca Dotti. Questi ricorda come sua madre non gli raccontasse mai della sua luccicante vita di diva hollywoodiana, ma come invece gli inculcasse l'insegnamento di quei tempi oscuri che lei aveva dovuto vivere, affinché non si ripetessero.

Secondo Dotti il libro di Matzen può aiutare a sciogliere alcuni misteri rimasti irrisolti sulla vita di sua madre, una donna per la quale le parole "Bene" e "Male" avevano un profondo significato. Audrey Hepburn fu una combattente silenziosa, il cui coraggio solo oggi appare in tutta la sua grandezza.