Al museo Mudec di Milano è in corso, dal 20 novembre 2018 (fino al 14 aprile 2019), l’ennesima mostra su Banksy NON autorizzata da Banksy, il più noto e allo stesso tempo ignoto artista del panorama della street art.Infatti l’artista non autorizza nessuna mostra e lo scrive a chiare lettere sul sito ufficiale nella sezione “show”, traducendo approssimativamente:"i membri del pubblico dovrebbero essere consapevoli che c'è stata una recente ondata di mostre di Banksy, nessuna delle quali è consensuale. Sono state organizzate interamente senza la conoscenza o la partecipazione dell'artista.

Si prega di trattarle di conseguenza." Coerentemente con con quanto affermato anche la mostra al Mudec rientra nelle “fake”. In questi giorni intorno a questo tema e al Mudec è nata un'opera di Tvboy, street artist che lavora con un gruppo di colleghi.

Due nuovi murales fuori dal Mudec

Qualche giorno fa sul muro d’ingresso del Mudec spunta un nuovo murale, in perfetta sintonia con l’opera di Banksy, a sottolineare che l’artista è suo malgrado in mostra al museo. L’immagine rappresenta Banksy di spalle, ben incappucciato, mentre modifica un cartello con scritto “official exhibiton” in “UN official exhibition”, sopra al cartello c’è il tipico topolino che ricorre spessissimo nelle realizzazioni di Banksy.

Il murale è visibile in un post dell'8 dicembre sulla pagina Facebook ufficiale di Tvboy accompagnato da una domanda: “quali sono i confini tra ciò che è legale o illegale, ufficiale o non ufficiale?”

Un altro murale sempre di Tvboy è apparso negli stessi giorni e nella stessa zona, precisamente in Largo delle Culture. Un’opera che mostra, sempre di spalle, Babbo Natale in manette, arrestato e scortato da un poliziotto.

Il post su Facebook ci spiega perché: “Permesso di soggiorno negato per Babbo Natale, nessuno si ricordava più che San Nicola arrivava dalla Turchia.”

Tvboy per Banksy: sul limite tra legalità e illegalità, verso il paradosso

Come spiega Salvatore Benintende, più conosciuto con lo pseudonimo di Tvboy, nell’intervista a Repubblica, lui e il suo gruppo di colleghi hanno trovato la polemica su Banksy paradossale.

Infatti quest’ultimo dipinge illegalmente, almeno teoricamente è così, ma allo stesso tempo c’è un museo che fa una mostra ugualmente illegale poiché non autorizzata dall’artista (come tutte le altre del resto). Il topolino “alla Banksy“ che compare sul cartello è una citazione, un omaggio all’opera dell’artista, riferisce Tvboy, per cui nutre ammirazione e al quale ha fatto avere un messaggio, sperando che gli faccia sapere che cosa ne pensa.

Babbo Natale in manette: riflessione sull’immigrazione

Niente citazione esplicita dell’artista dall’identità ignota, in questo secondo murale con babbo natale, nel quale possiamo scorgere risonanze della nostra cronaca e della recente approvazione del Decreto sicurezza fortemente voluta dal vicepremier Salvini.

Un murale che ha in comune con Banksy quella caratteristica di critica sociale che, provocando, aiuta a riflettere, tramite l’ingegnosa manipolazione dei codici comunicativi affiorano nuovi significanti. Così come la capacità di esprimere con forte impatto visivo argomenti di cronaca scottanti, facendo emergere contraddizioni su argomenti attuali e complessi, in modo immediato e irriverente.