Come un ponte in grado di unire due Paesi, Italia e Albania: ha fatto delle relazioni interculturali la sua mission permanente. Vasenka Rangu, sabato 1 dicembre, presso l'Università degli Studi di Pavia ha ricevuto il premio "Donne che ce l'hanno fatta" insieme ad altre personalità femminili provenienti da tutta Italia e con esperienze eterogenee.

Istituito nel 2014 su iniziativa di Sportello Donna in sinergia con Fondazione Gaia, il premio viene riconosciuto a "donne intraprendenti, decise, piene di iniziativa, che hanno rotto il proprio tetto di cristallo, stanno resistendo e ce l'hanno fatta a sopravvivere alla crisi e a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere".

L'edizione del 2015 si è svolta sotto l'egida della Conferenza Mondiale delle Donne con il patrocinio di Expo Milano.

Il profilo di Vasenka Rangu

Nata in Albania nel 1978, Vasenka Rangu si laurea in pedagogia a Scutari; durante la Guerra dei Balcani collabora con Norwegian Aid, Unhcr e Osce. Frequenta una scuola di specializzazione sull'editoria religiosa in Svizzera. In Italia dal 2002, ha completato un Master di Secondo Livello in Giurisprudenza sul Diritto delle Migrazioni.

Attualmente è responsabile del dipartimento dell'immigrazione presso uno studio legale di Milano, dove presiede il Centro di cultura Albanese (l'altra sede è a Torino). Doppia cittadinanza, risiede a Sant'Angelo Lodigiano (LO).

È costantemente attiva in progetti che coinvolgono istituzioni, realtà produttive e sociali: numerose le esperienze che l'hanno vista protagonista nell'organizzazione e promozione di eventi e attività interculturali (mostre, conferenze, concerti, convention, meeting) nelle città di Milano e Torino, per favorire l'immagine del diverso nella società accogliente.

Premiato il suo impegno costante

Ha commentato: "Il premio che ho ricevuto a Pavia è un segno di riconoscimento di forza e coraggio per andare avanti, dedicato alla mia famiglia e ai miei figli, la fonte delle mie forze e energie. Lo dedico anche a tutti coloro che come me, in silenzio, quotidianamente lavorano e danno il buon esempio per rendere il mondo un posto migliore per i nostri figli e per le generazioni future.

Il percorso che finora ho intrapreso mi ha portata a stare quotidianamente in contatto con la legge, con le normative e ad impegnarmi quotidianamente per favorire la coesione delle comunità migranti con il territorio: una mia priorità è il desiderio di portare avanti le giuste battaglie nel campo sociale e del diritto".

Non è la prima volta che riceve riconoscimenti in virtù del suo attivismo multidisciplinare: tra i vari, nel 2009 è stata nominata "Cavaliere per la Pace" per il suo impegno nel migliorare l'immagine della migrazione albanese e per aver collaborato in progetti di cooperazione internazionale.

Grazie a un paziente lavoro di relazioni e progettualità, oggi Vasenka Rangu è un solido punto di riferimento della comunità albanese in Italia: una figura di contatto virtuoso tra i due Paesi, del resto sempre più vicini, come è dimostrato dal numero di imprenditori e aziende italiane operanti nello Stato delle Aquile.

Imprenditrici, professioniste, ma anche autrici e associazioni che raggruppano diverse realtà femminili: il premio "Donne che ce l'hanno fatta" è stato riconosciuto a una pluralità di soggetti, 22 in totale.