Giovanna D'Angi comincia la sua carriera artistica da professionista nel 2005, partecipando alla 55^ edizione del Festival di Sanremo tra le nuove proposte. Successivamente debutta al Teatro Sistina di Roma con il musical "Hairspray" nei panni della protagonista Tracy per la regia di Massimo Romeo Piparo.
Quest'esperienza, nuova ed affascinante, la porterà ad una carriera decennale in giro per l'Italia come performer nei principali musical, insieme ad artisti del calibro di Michelle Hunziker, Paolo Ruffini, Bianca Atzei, Iva Zanicchi, Sergio Muniz, Roberta Lanfranchi e Gabriele Cirilli, solo per citarne alcuni.
Il giorno 11 gennaio uscirà, su supporto fisico, il suo nuovo album intitolato "Senza paracadute", pubblicato dall'etichetta discografica Senza Dubbi S.a.s. e distribuito da Believe. Il disco è stato messo in distribuzione su tutte le piattaforme digitali dal 21 dicembre scorso ed è già entrato nella classifica italiana.
All'ascolto, "Senza paracadute", si rivela un album variegato ed eclettico, in cui convivono diversi arrangiamenti e generi: il rock, l'elettronica, ma anche il soul, il cantautorato e perfino il tango argentino; un lavoro pieno di prestigiose collaborazioni, anche internazionali.
In occasione del lancio della sua ultima fatica discografica, Giovanna D'Angi ha rilasciato un'intervista esclusiva a Blasting News.
Giovanna D'Angi: 'Senza paracadute mi rappresenta nella sua totalità'
Giovanna, dopo tanti anni di pausa dal mondo discografico torni con questo nuovo album: com'è nato questo progetto?
Tre anni fa mi sono incontrata casualmente con il mio attuale produttore artistico: Raffaele Andrea Viscuso. Io già lo conoscevo perché fu lui a scrivere il brano che mi permise di entrare a Sanremo Giovani, così iniziammo a parlare di Musica.
Dopo qualche ora mi propose di lavorare insieme. Abbiamo cominciato a "testare il terreno" con "Semplicemente innamorata", un singolo uscito due anni fa in cui ha recitato Paolo Ruffini. Il brano è andato bene e questo lo ha spinto a realizzare un intero album. I tempi sono stati lunghi perché io con gli spettacoli di musical sono sempre molto impegnata ed anche perché Raffaele è un perfezionista e non lascia nulla al caso.
Per farti un esempio, per un brano del disco, "Un posto migliore", che musicalmente ha delle contaminazioni "tanguere", cercava un musicista che suonasse il bandoneon, e come suo solito non si è accontentato fin quando non è riuscito a far suonare Marisa Mercade, collaboratrice dei mitici Gotan Project.
Perché hai scelto "Senza paracadute" come titolo?
Assolutamente per caso! Dovevamo dare un titolo alla campagna di MusicRaiser che ha contribuito a finanziare il progetto, e dato che ci siamo letteralmente "tuffati" in un progetto così impegnativo muniti, inizialmente, soltanto di tanta fiducia e positività ci è venuta l'idea di "Senza paracadute". Successivamente, durante la realizzazione del disco, Raffaele Viscuso ridendo mi ha detto: "Abbiamo un album che si intitola Senza paracadute e non c'è un brano con questo titolo.
Magari provo a scrivere qualcosa per esplicitare quello che vogliamo intendere...", e così dopo qualche giorno è arrivata la frase che esprime perfettamente questo atteggiamento positivo che ci sta portando fortuna: "Noi ci buttiamo senza paracadute, anche dall'alto di un grattacielo e non cadiamo mai... i sogni mettono le ali".
Raffaele Andrea Viscuso è produttore artistico e autore dei brani del disco al quale hanno collaborato anche altre grandi firme della musica italiana, che ha scritto anche per Gazzè, Gianni Morandi, Mina & Celentano... Un ritorno in grande stile dunque?
Direi di sì! Raffaele Viscuso collabora da anni con molti autori del panorama italiano, ha spiegato il progetto, fatto sentire la mia vocalità e poi si è messo a lavorare su nuove canzoni adatte ai miei gusti.
Le reputo tutte bellissime, il fatto poi che questi autori abbiano scritto anche per artisti così famosi mi ha riempito di orgoglio. Ad esempio, "Un amore senza fine", il testo è di Raffaele e la musica è stata composta da Mauro Lusini che ha "semplicemente" realizzato anche "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones", puoi capire come mi sono sentita quando sono venuta a saperlo!
Hai firmato con un editore importante, mi dicevi, la Senza Dubbi S.a.s. che è stato anche editore di Benji & Fede. Com'è avvenuta questa collaborazione?
Anche qui c'è lo zampino di Raffaele. Dopo aver realizzato le prime tre canzoni dell'album (i potenziali singoli da far uscire in radio) ha iniziato a farle sentire a diversi editori discografici con i quali lavora.
Ha analizzato le diverse proposte e poi le abbiamo valutate insieme. Abbiamo scelto loro per diversi motivi, prima di tutto perché sono delle persone molto professionali; sembra una caratteristica scontata ma, effettivamente, in questo settore non lo è.
Cosa devono aspettarsi i tuoi fan da questo album?
Un album eterogeneo e non comune. Volutamente non abbiamo seguito le mode del momento, non facciamo rap o trap. Dentro ci sono dei brani con diverse sonorità che fanno parte del mio background: RnB, soul, pop. Il disco però è tutto in italiano e ha uno stile moderno. Abbiamo collaborato con diversi arrangiatori e musicisti che hanno un bagaglio di esperienza importante... qualcuno ha vinto anche Sanremo!
C'è una canzone alla quale tieni, che ti rappresenta in modo particolare?
"Senza paracadute" è un progetto che mi rappresenta nella sua totalità, scegliere un brano solo è difficile perché comunque ogni singolo pezzo rappresenta qualcosa che è successo nella mia vita. Ad ogni testo puoi associare il significato che vuoi e farlo tuo.
Quando uscirà "Senza paracadute?"
Siamo su tutte le piattaforme online dallo scorso 21 dicembre. Il CD fisico si potrà acquistare in tutti i negozi dall'11 gennaio. Adesso inizieremo a pianificare un tour per promozionare il disco, quindi seguitemi sulle mie pagine social.
Com'è cambiata Giovanna D'Angi dalla vittoria ad Area Sanremo nel 2005?
Sono sicuramente cresciuta e non solo anagraficamente.
Tante esperienze, tante persone hanno incrociato il mio cammino e ho sempre cercato di prendere il meglio da tutto e tutti. Ho imparato dalle batoste, son caduta e mi sono sempre rialzata. Anche vocalmente sono cambiata, grazie anche a Raffaele Andrea Viscuso, abbiamo lavorato tanto e trovato sfumature che non credevo di avere, ho scoperto nuovi registri vocali e ampliato il mio bagaglio personale.
Ti ritieni di più una cantante o un'artista di teatro e dei musical?
Anche se da fuori può sembrare strano, per me sono due cose molto diverse: repertorio, interpretazione, metodo di lavoro... non credo di avere una preferenza perché poter cambiare mi permette di divertirmi maggiormente.
Nei tuoi progetti futuri c'è un ritorno al Festival di Sanremo?
A Sanremo sono già stata due volte: la prima, in gara come nuova proposta, la seconda lo scorso anno come ospite di Michelle Hunziker. In Italia è un palco importante, per cui cantarci è sempre una bella emozione, ma credo che in questo lavoro sia più importante avere una continuità nei risultati. Molti artisti arrivano a Sanremo e dopo qualche tempo cadono nel dimenticatoio o addirittura cambiano mestiere. Io sono felice di lavorare ogni anno con grandi compagnie di musical che mi permettono di girare tutta l'Italia, poi se succederà nuovamente ne sarò sicuramente felice ma, ripeto, al momento non è la mia priorità. C'è un bel disco da promuovere e spero di fare quanti più concerti possibile. Cantare dal vivo è la cosa che preferisco di più in assoluto.